Quest'anno ho deciso di partecipare ad un corso GSSS Guida Sicura Su Strada.
Le mie incertezze nel condurre la moto tra le curve e i miei errori di postura, con l'applicazione mera di quanto letto su libri e dispense inerenti la guida della moto, non miglioravano, avevo proprio bisogno di mettermi nelle mani di un istruttore.
Dunque, mercoledì scorso, partenza.
Andata tutta in autostrada, orrendo il pezzo sull'A1 Bologna-Firenze.
Solo camion da sorpassare su una corsia, un susseguirsi di tunnel e curve secche.
Dopo Sasso Marconi incontro il mio compagno di corso e di stanza, v-strommer, ed insieme volgiamo le nostre cavalcature verso Polcanto; dalla strada provinciale seguiamo la freccia che mostra "Centro Tecnico Federale" e ci inerpichiamo su una strada stretta, fondo a schiena d'asino, bucherellata, piena di ghiaia qua e là ...Già il percorrerla e giungere al Centro senza "spiaggiare", mi inorgoglisce.
L'ultimo pezzo è strada bianca, ma son pochi metri.
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Gran parte dei partecipanti è già giunta, guadagno un posto moto al coperto, scarico le borse ed il baule.
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Entro in quello che è l'albergo, mi danno moduli da firmare, le chiavi della stanza, lo zainetto del GSSS (più t-shirt, più manuale e guide assortite); mi accomodo e subito dopo scendiamo a salutare gli altri, motociclisti ed istruttori.
Il centro sorge in un'area con annessa pista da motocross, giovedì e ieri c'erano crossisti in esercizio.
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Facciamo una breve riunione in una sala dedicata, i tre istruttori si presentano : Raffaele Prisco, Klaus Nennewitz, Leonardo Lumini.
Mezzi degli istruttori messi a disposizione da Yamaha.
Indi nello specifico, e rispettivamente: XJ6, MT-01, MT-03.
Noi siamo una ventina, con parco mezzi così composto:
5 BMW GS, di cui una 1150, una Adventure 1250, le altre R 1200 tout court.
2 Suzuki V-Strom
1 Ducati 1098
1 Ducati Monster 695
1 Ducati Multistrada 1000
1 Ducati Monster S4 1000
1 Honda VFR V-Tec mk 2002
1 Honda Hornet mk 08
1 Honda CBF 600
1 Suzuki SV 1000 S
1 Yamaha TDM 900
1 Yamaha Fazer FZ6
1 Triumph Tiger 1050
1 Honda CB 1000 R
1 Moto Guzzi Breva 1100
1 Kawasaki Ninja 250 R
Ci spiegano come si articola il corso, ogni dì dapprima due ore di teoria in aula, ed a seguire l'uscita pratica sui celebri passi della zona.
Il primo giorno, dopo la teoria, vertente sull'essere motociclista (corretta posizione in sella, posizione di mani-braccia-piedi-busto, osservazioni sull'aderenza, traiettoria sicura, principali reazioni della moto ai comandi) usciamo in gruppone, percorriamo un tratto della panoramica attorno al lago di Bilancino, e veniamo divisi in 3 gruppi, "rossi" "blu" e "bianchi" a seconda della capacità di guida.
Qui l'assegnazione delle fasce che contraddistinguono i gruppi.
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Io vado di diritto nei bianchi, il mio istruttore del giorno è Raffaele Prisco.
Inizia la pratica, facciamo il famoso pezzo cosiddetto "delle Cento Curve", Raffaele parte in cima al gruppo, ci mostra come impostare, come aiutare l'inserimento spostando il busto.
Quindi fa andare avanti uno tra noi, lo segue ed osserva, poi passa avanti un altro, e così avanti.
E' sempre prodigo nel consigliare e nello stimolarci.
Le ore passano e ci dirigiamo presso l'agriturismo per il pranzo.
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Viene servita tanta pasta (due o tre primi), dolce e caffè.
Qui il parco mezzi in sosta
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E la Ninja di Margherita, la nostra mascotte 19enne
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Il pomeriggio, ci esercitiamo lungo una curvosa strada della zona, in un bel tratto pendente (terribile da fare per me ...ma pian piano...) e con ottimo grip; qui facciamo le "vasche" ossia andiamo su e giù più volte, provando a mettere in pratica i fondamenti che ci sono stati insegnati.
Ogni tanto ci si ferma per prendere fiato, e Raffaele fa il punto della situazione.
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Indi, via al Passo della Sambuca, in cima al quale si gode di una spettacolare vista sulle colline circostanti.
Mentre provava una "vasca", uno di noi ha trovato del ghiaino per terra ed è caduto.
Curva in discesa, punto in cui le auto tagliano e sporcano la strada, in più condizioni sfavorevoli di visibilità (tratto in ombra).
Nessun danno alla persona , ma la sua moto (CB1000R) ha riportato diversi danni.
Ci ricongiungiamo con gli altri gruppi, andiamo a fare il pieno e torniamo al centro, per doccia e cena.
Il venerdì, altre due ore di teoria stavolta incentrate sulla motocicletta, sulle caratteristiche delle sospensioni, misure (interasse, avancorsa), e manutenzione del mezzo.
Dopo la teoria, i 3 istruttori si prodigano a recuperare la funzionalità della moto "offesa" dalla caduta.
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Codino spezzato, parafango anteriore rotto in punta, grattato il serbatoio, i convogliatori lato sinistro, il carter, rotta la leva del cambio e storta quella della frizione...Però la rimettono in condizione di girare.
Il nostro sfortunato collega decide di rinunciare al proseguimento del corso e se ne va.
Peccato, ma lo comprendo.
Successivamente, si va di nuovo fuori, stavolta istruttore è Klaus Nennewitz.
Abbiamo fatto il Passo del Muraglione, in cima al quale abbiamo sostato, per poi ridiscendere per un tratto e ripercorrerlo, sia da soli, che come passeggeri sulla propria moto condotta da Klaus.
Indi a pranzo, un agriturismo raggiungibile tramite una stradella bianca, ben impegnativa, soprattutto venendone via.
Al pomeriggio abbiamo fatto le vasche godendo anche di una ripresa video.
Curva a sinistra e subito dopo una destra, scendendo, tratto da ripetere in salita.
Partenza ogni 30", prima il gruppo bianco, poi i blu ed i rossi.
Siamo tornati al centro, ove abbiamo guardato le riprese, commentando i vari passaggi, gli errori d'impostazione, le cose che si potevano migliorare.
Sbaglio frequente era il taglio della curva, o l'anticipare la ricerca della corda.
Il visionare la propria prestazione e quella degli altri, di qualunque capacità fossero, è stato estremamente utile.
Il sabato, niente teoria, e si va dritti in uscita.
Istruttore che ci accompagna è Leonardo Lumini.
Si percorrono nuovamente le "Cento Curve", facendoci le vasche, si nota se la propria guida sia migliorata nell'arco dei giorni del corso.
Siamo scesi e risaliti lungo questo bel tratto, Leonardo ha guidato la moto di ciascuno, ho visto come la V-Strom possa procedere in piega conservando l'aderenza dell'anteriore (io ho sempre timore che mi scappi... ), e come curvi con il solo tocco dell'estremità del manubrio.
Dopo ci è stata "regalata" una bellissima strada panoramica, da cui si vedeva Firenze in tutto il suo splendore, dall'alto.
Siamo transitati davanti all'autodromo del Mugello.
E siamo tornati alla base.
Raccolti i bagagli, ultima doccia, e a seguire il light lunch presso il Centro, e la consegna degli attestati.
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Ieri ho avuto l'impressione di guidare meglio rispetto a mercoledì, nulla di epocale, ma pur sempre un passo avanti.
Ora possiedo i fondamenti su cui lavorare durante questa stagione, per migliorare il mio vivere la moto.
E' stata una bellissima esperienza, sotto tutti i punti di vista.
Quindi il responso mio di questo GSSS è......
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