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Inviato: 15 Lug 2005 15:03
Oggetto: Elaborazione di scooter 4 tempi
ELABORAZIONE DI SCOOTER 4 TEMPI
Dopo aver incattivito ben bene un piccolo 50, solitamente un ragazzo con le mani perennemente sporche di grasso, si vorrà cimentare nell’elaborazione del suo nuovo fiammante scooter 125 o superiore, stavolta dotato di un motore 4tempi. Quello che fa sorridere però, è il fatto che sempre più spesso si vedono apprendisti preparatori diciamo più avanti con l’età, desiderosi anch’essi di mettere le mani sui loro maxi-scooter.
Allora, a tal proposito vi fornisco alcune dritte per tirar fuori quel meccanico che è in noi e per spremere al massimo i nostri affascinanti signori 4 Tempi.
Il vantaggio piu evidente di elaborare un motore 4 tempi sta nel fatto che si andrà a lavorare con una base parca nei consumi e già molto affidabile, caratteristica che poi potrà benissimo mantenersi anche a posteriori con un po’ di attenzione. Inoltre se si parla di scooter targati, una elaborazione base sarà molto poco visibile all’occhio delle forze dell’ordine, visto che non hanno limitazioni particolari quanto a velocità massima, il tutto a vantaggio dei nostri portafogli (insieme a consumi e affidabilità). Ma bando alle ciance, vediamo come possiamo far volare il nostro scooterone:
Se ci accontentiamo di un po’ di brio in più (ma a volte anche inaspettato) sia in accelerazione che in velocità massima e se soprattutto abbiamo limiti economici, potremmo optare per una elaborazione base, molto semplice da apportare e quindi abbordabile per tutti. Questa consiste nel montaggio di:
1)variatore ad ampia escursione, il quale garantisce molto più spunto in partenza e una erogazione della potenza più vantaggiosa rispetto all’originale grazie al range di cambiata ottimizzato, oltre che ad una velocità massima leggermente più elevata in condizioni favorevoli raggiunta ad un regime di rotazione più basso, a vantaggio di consumi e affidabilità;
2)una marmitta più libera dell’originale (meglio se omologata e in seguito “stappata”) che garantisce un ulteriore incremento di potenza a tutti i regimi;
3)frizione alleggerita regolabile, la quale garantirà uno spunto migliore in partenza.
Il montaggio di questa potrebbe anche essere superfluo, considerando il fatto che per una elaborazione base è più che sufficiente quella originale alla quale si potrebbero sostituire le mollette per farla innestare ad un regime più elevato. Le case infatti tarano le frizioni in modo da rendere lo scooter guidabile a tutti gli utenti e inoltre anche per garantire il minor consumo di materiale e benzina possibile. La frizione alleggerita infatti ha i ceppi di un materiale che fornisce un attrito migliore, ma per questo meno durevole dell’originale!
Se questi semplici interventi non riescono ad accontentare le nostre presuntuose esigenze, si può passare ad una elaborazione più radicale. Essa consiste, oltre che nella sostituzione degli elementi base sopra citati, nel montaggio di:
1)cilindro maggiorato, il kit comprende appunto cilindro in alluminio con un pistone dal mantello bassissimo che permette anche di avere un rapporto di compressione più elevato senza abbassare la testata (il che costringerebbe ad una nuova messa in fase della distribuzione per evitare che le valvole aperte tocchino il cielo del pistone) e apposite guarnizioni
2)rapporti lunghi specifici, sono studiate in base alle caratteristiche di erogazione del cilindro e permettono di sfruttare in pieno la maggiore potenza garantita da questo anche nella fase di allungo, a vantaggio di una buona affidabilità complessiva
3)correttore di coppia, il quale aiuta il motore a rimanere il più possibile al regime di potenza massima senza subire cali; consente quindi di ottenere una ottima accelerazione senza rinunciare ad un poderoso allungo, tramite una erogazione piena e fluida.
Anche questa elaborazione non dovrebbe dare problemi sia in termini di affidabilità (sempre se si fa attenzione seguendo delle regoline semplici ma efficaci) sia per quel che riguarda i rapporti con i “guardiani delle strade”.
Passiamo adesso all’elaborazione intesa nel suo significato più puro, quella cioè che per essere sfruttata al massimo bisogna girare in pista e soprattutto con le dovute precauzione per la nostra incolumità. Purtroppo è anche la piu dispendiosa in termini economici. Questa, della quale fanno già parte sia il primo che il secondo step di potenziamento che abbiamo visto, comprende:
1)albero a camme caratterizzato da un diagramma più spinto ed una alzata più pronunciata, il quale permette di avere un incremento di potenza lungo tutto l’arco di erogazione senza compromettere troppo l’affidabilità, visto che non ci sarà un grandissimo incremento del regime di rotazione;
2)lavorazione della testata (visto che rimane l’originale pur cambiando cilindro) a livello di geometria e finitura dei condotti di aspirazione e scarico.
La lavorazione consiste in: riprofilatura delle valvole per ottenere un flusso più elevato, allargamento delle sedi valvola (per adattarsi al meglio al mutato profilo delle valvole) raccordandole al condotto magari maggiorandolo. Chiaramente è fondamentale non esagerare troppo nella maggiorazione, per evitare di perforare i condotti del liquido refrigerante oppure dell’olio ricavati nel cilindro. L’ultima ma molto importante lavorazione consiste nella finitura superficiale dei condotti una volta allargati: i condotti di aspirazione, che devono essere più rettilinei possibile, devono essere rifiniti con una sabbiatura, che garantisce una rugosità superficiale tale da evitare che lo strato limite della colonna gassosa si distacchi, andando a peggiorare l’aspirazione, mentre i condotti di scarico andranno lucidati a specchio, per permettere ai gas combusti di evacuare nel modo più veloce possibile senza avere perdite di carico all’interno del condotto stesso e quindi senza dispendi di energia da parte del pistone. Inutile dire che per ottenere reali vantaggi tutto il lavoro dovrà essere eseguito a regola d’arte.
3)Carburatore maggiorato per ottimizzare l’impianto di alimentazione dello scooter. Il carburatore con un venturi di grandi dimensioni consente di incrementare notevolmente la portata di aria-benzina nel motore e quindi la potenza e la coppia massima erogata.
4)Centralina elettronica specifica, in grado anch’essa di incrementare sensibilmente le prestazioni del motore dopo tutti questi interventi grazie ad una nuova mappatura dell’anticipo di accensione. Inoltre queste centraline in commercio per i motori 4tempi hanno tutte il limitatore di giri spostato, per poter quindi sfruttare al meglio in allungo l’incremento del regime massimo di rotazione garantito sia dalla lavorazione dei condotti, sia dal nuovo albero a camme, sia della marmitta più aperta.
Naturalmente, ogni volta che si andranno a montare un nuovo componente, la taratura della trasmissione dovrà essere modificata e perfezionata per evitare di avere uno scooter velocissimo ma pigro in accelerazione oppure che si alza ad ogni apertura di gas ma che “mura” ad una velocità non troppo alta.
Inoltre per garantire una ottima durata di tutti i componenti, bisogna evitare di tirare lo scooter a freddo anche in estate, controllare periodicamente e con cura tutto l’insieme ed infine usare solo un olio di ottima qualità (che alla fine è sempre quello raccomandato dalle case) totalmente sintetico e sostituirlo ogni 3000 km se possibile.
Vedrete che con queste elaborazioni il nostro scooter sembrerà completamente un altro… se non dovesse accontentarci ancora, non resta che comprare una bella moto sportiva, ma purtroppo dopo aver speso tanti soldi e tanta pazienza.
BUON LAVORO!
Lorenzo86
Ultima modifica di lorenzo86 il 15 Mag 2006 22:37, modificato 3 volte in totale