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Inviato: 6 Mar 2010 23:42
Oggetto: Fantastiche strade di Sardegna-Sadali 06/03/10
Giro nato quasi spontaneamente e senza preventiva organizzazione frutto della sempre fertile e “verde” mente di Paolo Palfe (da oggi FotoPalfe), con il patrocinio di Alberto Duo-Duo e l’approvazione del vecchio Cactus.
L’appuntamento è alla 09:30 al solito posto “porta fortuna”: “su campu sant’è Pauli” (il Cimitero di Monserrato) …un posto pieno di fiori e di persone discrete e silenziose.
Il primo ad arrivare è Paolo, seguito a ruota dal vecchio saggio Cactus, che nella attesa che si completi lo scarno gruppo di avventurieri , ricevono con tutti gli onori una delegazione del gruppo “is arresigausu” composta da Ninni CBR e Paolo Piolo.
Assieme a Piolo è arrivato Lorenzino detto “Baby-Stoner” (il piccolo sì che se ne intende di moto) che ha subito dimostrato un particolare attaccamento alla R850R di Cactus, manifestando meno dubbi del padre sulla scelta della moto!
La sua moto sarà una BMW “non v’è dubbio al cunno” dice un tipo di Maracagallonis che conosco!
Mentre Lorenzino posa per le foto del suo book “da grande faccio il pillotta” di FotoPalfe, arrivano Marco-MRA e Alberto Duo-Duo.
Il gruppo sembra completo e si decide di partire…quando arriva una notizia esplosiva: udite, udite: Paolo Pazed si è alzato!!!
“Partite”, dice, “tanto vi prendo subito!”
Uhèèèèè…urla incredule del pubblico presente, “Hola” di tutti, tumbasa opertasa, i vivi presenti che già pregustano un caffè a scrocco a spese del ritardatario. Appuntamento quindi al bar di Suelli, si concorda, e salutati gli “Acciaccati” e “Baby Stoner”, si parte ad andatura tranquilla per permettere al “cumbidadore” di raggiungere in tempo debito i Sirboni all’abbeveratoio Suellico.
Arrivati al bar, i suini assetati non resistono e come loro solito malcostume, si fiondano su cibarie e su bevande senza ritegno, mangiano e bevono avidamente non curanti che in tal modo, ingurgitando aria a volontà, questo produrrà “fragranze corporali” a beneficio di chi starà loro dietro.
Quando ormai arriva Pazed il conto è stato già pagato e anche stavolta mentre il “ghiro in R1” sorride a 32 denti, sui suoi incisivi scorre in sovraimpressione la scritta: “ non è a s’indi pesai chizzi…ma è a inzettai s’ora!”.
Ma non c’è tempo: FotoPalfe mette tutti in riga a scatta istantanee a tottu-pompa: “quel sirbone di quà devi metterlo làààà…(è un diesel?); mettevi il casco che uscite meglio (della serie: gi seisi pagu loffiusu!!!).
Poi la trovata del secolo: c’è un volontario al bar che ci fa una foto? Si fa avanti un pastorello, un pochino tarchiatello, a fragh’èrveghese che chiede: eehh…co…co..ccome fare?
Noi in coro: devi solo premere il tasto…delicatamente! Il tipo deciso ci zacca l’indice nel pulsante di scatto e per poco si deve chiamare il 118 per togliergli il dito da dentro la Nikon Palfesca nuova di pacca!
Grazie buon uomo, dice Palfe con un sorriso di circostanza, attra bortasa!
E Cactus di Bastardopoli: ehehehehe, che dici Paolo? Sarà uscita mossa?
Ma il tempo è tiranno e la strada da fare è tanta, Alberto, esorta tutti: Ajòòò!
Si riprende la marcia percorrendo la SS128 alla volta di Mandas, l’andatura è allegra e piacevole, l’aria è frizzante e con i guanti in pelle il freddo alle dita si fa sentire. Superata Mandas, lo sparuto drappello di sirboni motodotati si fionda ventre a terra tra i tornanti direzione Nurri, Orroli e superato il bivio, tirano diritti alla volta del lago Flumendosa direzione Villanovatulo.
Superato il bivio di quest’ultimo: sosta fotografica presso il ponte sul lago dove ogni sirbone “avvantada s’arreiga de s’ottu su”!
Pazed: la mia pelle è più nera e le mie saponette fanno più schiuma!
Cactus: il mio Casco dopo “sa zappulada” a terra di oggi è più scrasciolato del vostro!
Mra: la mia Hornella corre di più xkè ho i parafanghi in finto carbonio radioattivo!
Duo-Duo: Il mio scarico Mivv fa più odore di topo morto del vostro perché ha il DB-Killer!
Palfe: io faccio le foto più storte del Tinga perchè la mia Nikon pende più da un lato come i testicoli!
Fatte le foto di rito, la banda sirbonica salta in sella ai rispettivi animali gommati, frustando e piantando gli speroni sui fianchi dei “gavalli” che s’imbizzarriscono, s’impennano e lasciano tracce di zoccoli sull’asfalto!
Unica eccezione la vitella di Cactus che non gradisce le brucianti partenze quanto risalire i tornanti lentamente ancheggiando e ruminando l’erba che bruca dal serbatoio! Quando Cactus cerca di strizzare troppo le tette dell’animale, questa reagisce indisciplinatamente muggendo: Nààà, pressi tenisi? Là che ti sbatto a terra e ti tocco di corni! Cappitto mi hai?
Finite le scaramucce, si riprende a ritmo veloce alla volta della Casa cantoniera S.Maria e poi verso il bivio per Esterzili dove, di fronte alla Stazione delle FMS, i più veloci Japs-sirbons devono pazientare qualche minuto l’arrivo del Sirbon-Kartoffen. Qui altre foto per il Sirbon-book che FotoPalfe sta meticolosamente editando per il concorso “Gnocchetti sardi”.
Alla fine stanchi delle pose, dei flash e dei continui cambi d’abito, i suini raggiungono in un battibaleno il bar presso il rifornitore di Sadali dove si concedono una sosta ristoratrice.
Pochi minuti per riprendere fiato e poi nuovamente in sella. Si decide di rientrare senza più soste per la stessa strada dell’andata (SS198) fino alla Cantoniera di Nurri per poi deviare a sinistra (SP10) per Nurri-Orroli-Escalaplano-Ballao-S.Nicolò Gerrei-Sant’Andrea Frius . L’andatura anche al ritorno è allegra, in taluni tratti veloce e a Sant’Andrea Frius ci si ferma per l’ultima sosta ed i saluti finali. Da questo punto il gruppo si divide: Alberto, Pazed, MRA e Paolo Palfe si fermano per abbeverare le belve assetate, mentre la Streghetta di Cactus ha ancora sufficienti scorte di biada per l’arrivo alla stalla.
Un muggito di saluto verso i compagni di viaggio fermi all’abbeveratoio e Cactus con una strizzata decisiva alle tette del suo bovino, lo costringe a scalpitare ad andatura veloce verso casa.
Mi auguro che nel tratto S.Andrea Frius-bivio di Serdiana non ci siano stati autovelox sennò stavolta mi portano via la patente.
Da qui proseguo verso Ussana e poco prima di arrivarci devio a sinistra per Sestu dove arrivo a casa pochi minuti dopo.
Come al solito il bilancio finale del giro è entusiasmante; per quanto mi riguarda un po’ impegnativo fisicamente, vista l’andatura, ma sempre molto gradevole, utilissimo per conoscere i limiti del mezzo e soprattutto, del pilota.
Ottimi i compagni di viaggio con i quali si sta consolidando un gradevole feeling nonostante il salto generazionale.
Questa è la cosa più bella che registro in questo gruppo, dove l’età conta poco ma conta tanto la comune passione per la moto, la correttezza, la maturità e la saggezza dei comportamenti nel condurre i mezzi. Cose queste essenziali, secondo me, per riportare sempre la pelle a casa.
Voglio infine ringraziare indistintamente tutti i compagni di viaggio per le emozioni che hanno condiviso oggi con me, per la disponibilità e la pazienza dimostrata nei momenti nei quali mi sono fatto aspettare.
Grazie, alla prossima uscita insieme.