Allooooraaaa...
Eccomi qua. Chiedo umilmente perdono... ma sto attraversando un periodo che definire incasinato è dire poco, quindi scusatemi, (meglio tardi che mai direbbe qualcuno...)
MONK2 non sai quanto sei vicino alla verità...
Vediamo di riordinare un po' le idee... (so' trascorsi un sacco di giorni...)
Dunque, ehmmm, ah sì!
Il nostro giro è stato il primo giorno di primavera... Il primooo giorno di primaveraaa? ( se ne può parlare...)
Abbiamo preso l'ultima neve di primavera? (Mmmmhh, anche di questo se ne potrebbe parlare... )
La motoraviolata? (di questo dobbiamo parlare!... )
Come da copione ne abbiamo combinate delle nostre, ed una cosa è certa: se mi fossi organizzato avrei risparmiato un bel po' di soldini di benzina tanto si andava "a vento", in più, visto che sono un fuscello alcune volte ho dovuto usare tutta la mia abilità e destrezza per restare dritto...
Comunque...
Tutto come sempre ha inizio nel mio comodo lettuccio, dove sto' parcheggiato solo poche ore visto che come al solito il mio orologio biologico non è sincronizzato affatto con quello dell'Istituto Galileo Ferraris di Torino... il che in soldoni significa che so' andato a letto tardi e me so' svejato troppo presto (e te pareva... ).
Visto che come di consueto ho messo il naso fuori e ho notato che la temperatura è rigidina, decido di dedicare qualche minuto alla preparazione di alcune cose che la sera prima non avevo preso in considerazione (guanti e calze riscaldate... e un abbigliamento leggermente diverso, insomma quello di derivazione Elefantentreffen, tanto per capirci); fatto questo, e parzialmente vestito, mi rimetto sotto il piumino in attesa della sveglia (quella ufficiale...) che spengo subito quando suona e decido di non darle retta visto che sono pronto per metà. Risultato? quando mi decido ad estirparmi dallo "scomodo giaciglio" (e chi ce crede?) è tardino, per cui colazione ingozzata con l'imbuto, con mia madre che mi apostrofa dicendo "ma lo sai che alla radio hanno detto che a Viterbo alle 7.00 nevicava?" ed io di rimando "lo so, ma ho guardato le webcam e non nevica, poi noi a Viterbo non ci passiamo..." ( ), esco di casa, un rapido passaggio alla ricevitoria per giocare al superenalotto (non sia mai dovessi vincere, ho in mente una spesuccia a due ruote... ) e a prendere la moto. Azzz, ora è tardissimo, devo attraversare Roma e arrivare a Formello (35 Km da casa mia), quindi via di corsa, farò benzina dopo. Metto in campo tutta la mia abilità di guida (meglio non commentare...) per sbrigarmi e pochi minuti prima delle 9.00 salendo sul raccordo dalla Flaminia incontro casualmente MONK2 (manco ce fossimo messi d'accordo) col quale faccio l'ultimo tratto. Arrivati all'appuntamento non troviamo nessuno. Sono passate le 9.00 da pochi minuti e mi viene il sospetto che gli altri siano partiti in perfetto orario e ci abbiano mollato. Però non è da loro (partire in perfetto orario?... e non aspettare poi... ), mentre MONK2 sta per chiamare elgigante vediamo arrivare Gigass, il che ci conforta, vuol dire che o anche lui è stato abbandonato o che in effetti noi siamo i primi ad essere arrivati (evvai! ). Infatti Gigass ci dice di aver notizie di LelloZ750 e elgigante che sono per motivi diversi in ritardo. Ci predisponiamo all'attesa (che si prospetta lunga) facendo colazione al calduccio nel bar, nel quale stazioniamo per un bel po' mentre alla spicciolata arrivano tutti gli altri (elgigante braintwister e LelloZ750); poi raggiunto il quorum facciamo il rifornimento e partiamo. Abbiamo già convenuto che il giro dovrà subire qualche "variazione sul tema" se vogliamo arrivare ad un orario decente al ristorante, quindi cerchiamo di tenere un buon ritmo. Divoriamo rapidamente il tratto verso Monterosi e Sutri dove recuperiamo Cippo4u e erpeppe e poi siamo veramente al completo. Giusto il tempo di fermarsi per i saluti e due foto e ripartiamo in direzione di Vetralla.
transitiamo per Capranica
A Botte siamo costreti a fermarci ad un passaggio a livello, ma per fortuna l'attesa è breve.
e si riesce a ingannarla al meglio...
(spero non voglia provare a guidare così...
)
A Vetralla facciamo la prima "variante" andando verso Montefiascone, dove imbocchiamo la Verentana verso Marta-->Capodimonte-->Valentano. Durante questo tratto dei fiocchi di neve gelata fanno la loro comparsa, malgrado il cielo proprio sopra di noi sia pulito ma il vento da est ce li porta a farci compagnia e ricordandoci che la primavera è arrivata ma soltanto sul calendario (comunque a me non danno fastidio più di tanto). Subito dopo Marta ci fermiamo a bordo strada in uno slargo vicino una casa perchè qualcuno ha necessità ( ), in quel mentre una gentile vecchia signora si affaccia sull'uscio e ci dice: "ma dove andate con questo freddo?" la risposta è "a mangiare, a farci una bella mangiata" e mentre mi appresto ad infilarmi il casco la sento dire "ahhh, bravi, bravi..." mi viene naturale regalarle un sorriso mentre lei si rintana al caldo della sua abitazione, lasciando noi al nostro freddo. Ripartiamo e facciamo subito sosta per il rifornimento
(e per le esigenze fisiologiche di quelli che non hanno approfittato dell'occasione precedente...), io mi infilo al bagno con tutto il casco in testa e finisco per metterci più degli altri e quando riesco elgigante mi apostrofa "Alè, ma che hai fatto la c@cc@?..." ed io: "nono!" (mica lo sa che anche solo per fare "plinplin" devo togliermi di tutto e di più visto che sono vestito a strati multipli... ).
Concluse le operazioni si prosegue per Valentano, o meglio, si cerca di proseguire, visto che "qualcuno" non ha le idee ben chiare... (e torna indietro...) .
Appena usciti da Valentano ricominciano a cadere dei fiocchi anche se in maniera rada (e qualcuno dimostra di non gradire troppo rallentando vistosamente...);
in più molti tratti di strada sono pieni di rattoppi e queste condizioni non invogliano a correre, così si procede tranquillamente. Arrivati a Cantoniera ci fermiamo giusto il tempo di decidere se raggiungre Acquapendente (tagliando via tutto il tratto Valentano->Manciano->Scansano->Arcidosso che era previsto ed accorciando parecchio) passando per Grotte di Castro e San Lorenzo Nuovo oppure passando per Onano;
scegliamo la Onanese, ma dopo meno di un Km qualcuno sembra sbagliare strada (ma stavolta non è gig, è Cippo...).
Sulla Onanese la musica cambia un poco, non c'è praticamente traffico il che ci permette di goderci la strada.
Arriviamo ad Acquapendente ed io in una curva a sinistra rischio di stendermi, anche se a bassa velocità, a causa della gomma anteriore fredda che scivola e mi fa chiudere lo sterzo ; riprendiamo la Cassia e appena usciti dal centro abitato ci fermiamo al bivio con la Procenese; qui abbiamo due scelte: andare verso Castell'Azzara->Saragiolo->Piancastagnaio e raggiungere così la nostra meta con un bel numero di curve (ed una perdita di tempo...), oppure, cosa che facciamo, proseguire fino a Ponte del Rigo dove lasciamo la Cassia per salire fino a Piancastagnaio e raggiungere Abbadia san Salvatore. Poco meno di un chilometro e ricomincia a fioccare, in più c'è un forte vento che ci costringe a procedere lentamente.
Così, com'è come non è, poco prima dell'una siamo a destinazione. Inizia la caccia alla macelleria dove acquistare la carne (ed altre prelibatezze) da riportare a casa.
Qui siamo di fronte alla prima,
ma pare che a qualcuno non vada bene...
Troviamo un'altra macelleria (sperando stavolta sia quella buona...)
e a giudicare dalla faccia di questo tizio qui sembra sia quella giusta...
La temperatura è fredda (-1°) e mentre gli altri sono impegnati con gli acquisti io cerco un posto più comodo dove parcheggiare la moto, visto che preferirei non lasciarla sulla piazza parcheggiata alla meglio.
Sulla piazzetta dove si trova il ristorante, c'è abbastanza posto ed io mi sposto li ed assieme a Cippo4u e erpeppe; aspettiamo l'arrivo (alla spicciolata) degli altri per entrare al ristorante.
Qui sotto il nostro spacciatore di questa settimana (intendo il luogo, non il personaggio congelato immortalato davanti alla porta... che avete capito? )
Intanto inizia a nevicare, prima sporadicamente poi più insistentemente. I discorsi vertono sul da farsi se dovremo andar via con la neve; io dichiaro subito di essere disposto anche a fermarmi a dormire nell'eventualità che la situazione peggiori molto e qualcuno sarebbe tentato di fare altrettanto, ma ovviamente tutti desideriamo comunque tornarcene alle nostre casette... A questo punto decidiamo di entrare e prendere posto a tavola; veniamo presto raggiunti dagli altri così possiamo dare il via alla fase successiva (ovvero mangiare...). Finalmente siamo tutti a tavola
e per ingannare l'attesa brindiamo: "all'ultima neve di primavera". Il pranzo trascorre tra frizzi, lazzi, amenità e discussioni serie (e fin troppo cupe...) mentre fuori nevica e poi smette poi rinevica e poi rismette.
strani personaggi escono dal ristorante...
per fare foto e filmini...
Il menù è all'altezza delle nostre aspettative, (per inciso, le porzioni sono molto più abbondanti, solo le mie sono ridotte, per motivi di necessità): ravioli di magro con la rucola, pici alla cinta senese,
tagliata con funghi o al rosmarino accompagnata da patate arrosto
(gig se la gusta con gusto...
),
dolce,
caffè (ma lo zucchero sarà in onore delle nostre... moto?...).
Quando verso le 15.00 lasciamo il ristorante (dopo aver pagato e ringraziato, ovviamente) decidiamo per un rientro veloce (anzi, più breve che veloce...) quindi torniamo a Piancastagnaio per fare rifornimento,
poi scendiamo lungo la stessa strada dell'andata fino ad Acquapendente, mentre un forte vento laterale e qualche fiocco di neve ci inducono a rallentare. Proseguiamo verso San Lorenzo Nuovo, Montefiascone per giungere a Viterbo dove ci fermiamo per prendere un (buon) caffè al bar Crazy Horse, sede "ufficiale" dei Viterbikers. Qui ci salutiamo preventivamente e ci dividiamo, alcuni vanno verso Vetralla, altri (compreso il sottoscritto) optano per la Cimina. La strada fino a Ronciglione (come molti sanno) è una vera goduria, il traffico scarsissimo, meriterebbe di essere percorsa almeno due volte, una per godere del nastro d'asfalto e della successione di curve, e l'altra per godere unicamente della natura e del paesaggio che le fanno da contorno (o meglio nelle quali è incastonata) soprattutto nel tratto che attraversa la Riserva Naturale del lago di Vico. Ci reimmettiamo poi nella Cassia nei pressi di Monterosi e poi seguiamo la Veientana fino al G.R.A. che percorriamo ormai ognuno alla propria velocità e come sempre io rimango indietro, la giornata è stata soddisfacente e considerato che mi accorgo di certe manovre di quelli che io definisco "gli inscatolati gitanti del fine settimana", preferisco non farmela rovinare; solo sull'A24 riaggancio elgigante che saluto al volo all'imbocco della galleria che porta al Verano. Pochi minuti e sono a casa. Poco più di 370 sono i Km percorsi.
Che altro dire se non quello che già sinteticamente hanno espresso i miei compagni d'avventura? Bella giornata, malgrado il meteo bizzoso ci abbia presentato (quasi) tutte le condizioni, cielo azzurro e fiocchi gelati, cielo cupo, vento forte e neve. Bella compagnia (elgigante, LelloZ750, Gigass, MONK2, Braintwister, Cippo4u, erpeppe, quanto magnate... ve invidio ). Ottima mèta, dove abbiamo potuto soddisfare il più basso istinto... . Belle strade (asfalto a parte) e bei luoghi, malgrado in alcuni tratti il vento, la neve, il grigiore del tempo e la luce non abbiano permesso di goderne appieno tutti i colori e le sfumature.
Insomma, come sempre gran bel giro (ed io non passo per essere uno di bocca buona, ho imparato però ad apprezzare i piccoli aspetti delle cose che rendono tutto assai più piacevole) e non ci siamo smarriti troppo in giro (veeroooo? ).
L'augurio è di poterlo ripetere al più presto (nella sua totale estensione stavolta) potendolo condividere magari con altri assenti in questa occasione.