Consigli per vacanze in grecia - Forum Enogastronomico e Turismo Fai da Te

Se hai voglia di schiaffarti per la maggior parte del tempo su un'isola (privilegiando l'ozio), senza andare in quelle inflazionate (Mikonos - Naxos - Santorini, anche se sono tutte interessanti), io ti consiglio le Sporadi (Skiathos, Skopelos e Alonissos): sono le più verdi della Grecia (posizione Geografica a circa 150 Km a Nord di Atene) ed offrono luoghi e panorami veramente incantevoli. Ad esempio ci sono spiagge (quasi sempre di ciottoli e scogli, raramente di sabbia fine) che si raggiungono solo a piedi lasciando il mezzo (moto o auto che sia) in delle piccole piazzole sulla strada e scendendo attraverso dei boschetti. Solo il breve cammino vale la pena, perchè ad un certo punto attraverso gli alberi cominci ad intravvedere lo scintillio dell'acqua ed in men che non si dica ti ritrovi al mare... Offrono interessanti passeggiate nei piccoli paesi caratteristici. Ci sono discoteche (per la maggioranza all'aperto) e per esempio a Skopelos i negozi al porto sono aperti fino a tarda sera e c'è una discreta "movida". Se avessi intenzione di raggiungere queste isole in aereo, Skiathos ha l'aeroporto che è raggiunto da voli direttamente da Atene. Se lo fai in moto (consigliatissimo) ti racconto il più brevemente possibile, il viaggio che ho fatto io con altri 11 amici ed amiche qualche anno fa.
Premetto che, anche se alla base del viaggio c'è stata una preparazione di base, conoscendo quali fossero le località più interessanti, la vacanza si è sviluppata "all'impronta", le uniche cose certe sono state la data di partenza ed il luogo di destinazione, poi il resto è venuto da se', seguendo il filo conduttore dell'esplorazione unito al gusto della scoperta (percorrendo strade ovviamente e dirigendosi verso località sconosciute) ed un pizzico di curiosità nei confronti di una cultura diversa dalla nostra.
Quindi, se quello che interessa è unicamente la vacanza sole e mare, beh, libero di saltare a piè pari alcune parti.
Procediamo con ordine.
All'andata trasferimento da Roma fino a Brindisi dove ho preso il traghetto per Patrasso (appena sbarcato lasciala pure perchè non è un granchè come città), poi ho seguito la strada costiera che andando verso est porta a Delfi (visita d'obbligo al sito archeologico dove era il famoso Oracolo). Se si arriva a Patrasso nel pomeriggio (come spesso succede) si può pernottare a Nafpaktos o a Galaxidi dove ci sono campeggi praticamente sul mare (basta attraversare, occhio alle macchine ovviamente...) e ti fai il bagno (io l'ho fatto a tarda sera ed è stato fantastico). Il giorno seguente, come ti dicevo, visitina a Delfi, poi ho preso la strada verso l'interno che, toccando Amfissa e Lamia, porta fino a Kamena Vourla dove c'è il porto da cui partono i traghetti e gli aliscafi per le isole; oppure se si vogliono fare un po' più chilometri, come ho fatto io, si prosegue verso nord fino a Volos dove c'è un altro porto (chissà se c'è ancora il chiosco all'ingresso... in caso affermativo ti consiglio di rifocillarti prendendo il Souvlaki (qui trovi la descrizione, leggila da te perchè a me solo al pensiero viene da sbavare... Link a pagina di It.wikipedia.org Preso il traghetto si fa tappa a Skiathos per poi sbarcare a Skopelos (la mia preferita) dove si cerca una sistemazione. Quasi inutile sbattersi a prenotare, ce n'è per tutti i gusti, dai campeggi agli alberghi, passando per le sistemazioni in case (soluzione che preferisco), tanto c'è l'abitudine da parte dei locali di aspettare al porto l'arrivo di traghetti ed aliscafi ed offrire una sistemazione (a costi veramente buoni) ai turisti. Da quel momento in poi è tutta una pacchia... Se vai in agosto potrai partecipare alle feste che si tengono a ferragosto e che sono molto particolari. L'atmosfera in quei casi è straordinariamente suggestiva; per raccontartela brevemente, l'ultima volta che sono andato, abbandonata la festa e le danze e gli schiamazzi, con i miei amici ci siamo messi su una collina sopra la cittadina di Skopelos e ce ne siamo stati lì per un bel po' a guardare un cielo stellato che pareva di poter toccare (a quella altitudine, senza luci a disturbare, puoi immaginare quante stelle si potessero vedere...) mentre la musica, che in realtà veniva dalle strade là sotto, sembrava cadere dal cielo e avvolgere tutto (cavoli, mi stanno venendo i brividi solo a pensarci, oltre alla voglia di tornarci).
Torniamo a bomba, come si dice. Sull'isola si possono affittare dei motorini per gironzolare in piena libertà. Ci sono discoteche, sia a Skopelos che a Loutraki (se ci vai, tieni conto che la strada, meno di 25 Km, è per la maggior parte sulla costa con molti punti a picco sul mare ed è (o almeno era) priva di guard rail ed abbastanza pericolosa (io ho visto carcasse di auto sulle scogliere sottostanti...).
Come ti dicevo ci sono negozi al porto aperti fino a tardi la sera (dove si possono fare ottimi acquisti, c'è un po' di tutto). Per il mangiare non c'è problema, se non hai troppi problemi praticamente tutta la cucina tipica è buona (io ti suggerisco di provare un po' tutto, ne vale la pena), poi c'è il pesce che è sempre fresco e se riesci ad entrare nelle grazie di qualche ristoratore (come è successo a me), ti capiterà di essere accompagnato in cucina, con affabiltà e confidenza, e lì potrai scegliere direttamente quale pesce mangiare...
Al porto di Skopelos c'è un ristorantino che ha i tavolini proprio sul mare e la cena è sempre suggestiva col tramonto visto in "prima fila". (Scusa, mi sembro un depliant di un'agenzia di viaggi, solo che ho tanti bei ricordi che faccio fatica a reprimerli e ad essere distaccato)
Per il discorso mare e spiagge, su Skopelos non troverai sabbia ma solo spiagge ghiaiose e scogli, ma a parte questo il mare è stupendo e l'acqua cristallina (munirsi di scarpette adatte, io ho sfruttato a fondo un paio di Superga...). La spiaggia che devi assolutamente visitare è Panormos che è nella parte ovest dell'isola, tanti anni fa c'era all'estremità nord la capanna di un vecchio pescatore che si era ritirato a vivere lì.
Skiathos è l'isola di gran lunga più mondana ed ha un interessante monastero ed una bella chiesa e belle spiagge che valgono la pena di essere visitate: una, Koukounaries, è molto grande (almeno un chilometro) ed affollata, sembra la riviera romagnola; un'altra, Lalaria, è raggiungibile solo via mare ed offre un panorama spettacolare.
Alonissos vale la pena di essere visitata, è la meno abitata, ha la natura più selvaggia ed offre anche belle spiagge e alcuni locali notturni tra Patitiri e Rousoum.
Per il resto ci sono in zona diverse isolette disabitate che si possono raggiungere con le barche dei pescatori o trovando un gommone a noleggio.
Io sono stato veramente benissimo, sveglia minimo alle 12,30 - 13,00, quindi mai fatta colazione ma piuttosto un "brunch" gustoso che ci veniva servito a base di uova strapazzate, succhi di frutta e qualche dolce tipico (come il baklava, che è una pasta sfoglia fatta a strisce con dentro mandorle e miele o il galaktoburiko, che è una pasta sfoglia con la crema oppure i melomakarona che sono biscotti con cannella, miele e pistacchi o ancora il rizogalo che è fatto di riso e latte insaporiti con cannella). Dopo, mare tutto il pomeriggio (occhio alle scotatture...) e alla sera vita "mondana".
Questo in sintesi la permanenza sulle isole.
Ah, dimenticavo, è facile sulle isole imbattersi in frutteti dai quali "attingere" (in qualche caso a loro non disturba però occhio ai contadini), potrai trovare uva e prugne deliziose, oltre ad altri tipi di frutta, come i fichi, che sono tipicamente messi ad essiccare.
Al ritorno ho fatto una strada diversa. Tornato sulla parte continentale, ho attraversato la Tessaglia da Volos in direzione di Larissa, Trikala, Kalambaka dove ho fatto tappa per la notte per poter visitare con calma il giorno dopo Meteora ed i suoi famosi monasteri (quelli abbastanza impropriamente chiamate "le Meteore"). Volendo, a Larissa si può fare una digressione di alcune decine di chilometri verso nord per raggiungere Leptokaria (che è un zona balneare famosa e fin troppo frequentata) e fare visita al Monte Olimpo. In caso contrario si prosegue per la strada verso Kalambaka; sul percorso si passerà nelle vicinanze di Rizoma, conosciuta per aver dato i natali a San Teofilo, un monaco sacerdote che nel 16° secolo fu il fondatore del monastero di Santo Stefano a Meteora. Giunto a Kalambaka, come ho già detto, mi sono fermato per la notte per poter visitare con calma i monasteri il giorno successivo. Qui è necessario fermarsi ed aprire una parentesi, è d'obbligo per chi vuole unire al piacere della vacanza un minimo di cultura: il luogo merita il maggior tempo che gli si potrà dedicare, non si può andare in Grecia e non andare a visitare Meteora, sarebbe come andare a Parigi e non salire sulla torre Eiffel, tanto per dirne una. Torniamo in argomento. Lo spettacolo è assolutamente unico, arrivando da sud, ad un certo punto nel panorama abbastanza piatto della zona appaiono, man mano che ci si avvicina, le formazioni rocciose che compongono Meteora. Lo spettacolo è mozzafiato (anche se c'e qualcuno a cui non piaciuto). Questi luoghi, per le loro caratteristiche, sono molto ambiti da scalatori e free climbers. Sui fianchi rivolti ad ovest di alcune di queste formazioni si vedono le grotte (all'epoca ancora abitate) dove cominciarono a ritirarsi degli eremiti sin dall'undicesimo secolo (e che sono caratteristicamente ricche di colore per i tessuti stesi al sole, molto somiglianti ad alcuni insediamenti in Tibet e Nepal). Apro un'altra parentesi. L'atmosfera che si respira a Meteora (e che si può vivere altrove, sul monte Athos col suo monastero), nel cuore dell'Ortodossia, è proprio quella che io definisco di un "Tibet della cristianità", sembra di essere sospesi nel tempo lontano da tutto e da tutti pur essendo a pochi passi dalla civiltà ed è come trovare una certa dose di esotismo senza viaggiare a lungo per raggiungere l'Asia Centro-meridionale. Certo in periodo estivo, quando il turismo di massa è assai più intenso, è più difficile cogliere certi aspetti, ma qui si trovano sacralità e spiritualità particolari e profonde, a due passi da casa, così come le si troverebbero in quei luoghi ben più remoti, da questo derivano le mie considerazioni. Chiudo la parentesi. Pochi dei monasteri esistenti (sei su quindici) sono ancora in buone condizioni e visitabili; sono (e contengono) mirabili testimonianze dell'arte Bizantina, e sono: Agios Stefanos, Agia Triada, Agios Nikolaos, Gran Meteora, Varlaam, Roussanou. Vi sono state anche girate scene di famosi film d'azione (per esempio James Bond - Solo per i tuoi occhi). Se si ha intenzione di visitarli (e come potrebbe essere altrimenti?) è necessario sapere che i monaci Ortodossi che vi dimorano non gradiscono (data la sacralità dei luoghi) presenze schiamazzanti e vestite in maniera discinta, quindi se ci si reca sono da evitare assolutamente pantaloncini corti e gambe scoperte sia per gli uomini che soprattutto per le donne. E' buona regola dotarsi di un abbigliamento consono e un po' castigato (si possono comunque comprare nei vicini mercatini delle vesti o delle gonne lunghe per le donne (in alcuni si possono addirittura noleggiare con pochi spiccioli). Kalambaka è una cittadina tranquilla dove gli italiani (come in gran parte della Grecia) sono i benvenuti, ed in molti caffè la nostra lingua è parlata correntemente (una frase, famosa, che mi sono sentito dire spesso, la prima volta nel lontano 1990, pronunciata dagli amichevoli autoctoni, mi è rimassa impressa e diceva: "Greci e Italiani, una faccia una razza"; viene addirittura citata da Gabriele Salvatores nel film Mediterraneo).
Lasciata Kalambaka, passando dalla Tessaglia all'Epiro, mi sono diretto verso Metsovo, una cittadina abbarbicata sul fianco di una montagna che si raggiunge facendo una spettacolare (tempo permettendo) ascesa al passo di Katara (d'obbligo munirsi di abbigliamento pesante perchè si sale a 1690 mt e fa freddino anche in pieno agosto, parliamo di temperature tra i 10 e i 15 gradi). Ho proseguito poi verso Ioannina che è il capoluogo dell'Epiro ed è situata su un bel lago (che si può navigare a bordo di un battello). Qui mi sono fermato per gironzolare un po': questa è una città (come altre della Grecia), dove convivono in armonia le vestigia di culture diverse (non dimentichiamo che la Grecia è stata sotto la dominazione Turca) qui si possono vedere una moschea ed un tipico bazar. Da lì ho proseguito la discesa verso Igoumenitsa, dove ho preso un traghetto che mi ha riportato a Brinisi.
Ecco questa in sostanza è stata la mia vacanza-viaggio; conta che siamo partiti in 12 con l'intenzione di stare una decina di giorni e siamo tornati in 3, io e una coppia di fedelissimi, (nessuna ecatombe dovuta a problemi o incidenti, intendiamoci) dopo aver prolungato la permanenza a tre settimane, questo perchè "ad ogni piè sospinto", a parte la gradevole permanenza sulle isole, trovavamo motivo per fermarci e visitare luoghi.

Spero di averti offerto qualche spunto interessante, buona preparazione e buon viaggio!