posto un articolo molto interessante
"Differenze Tra Un Pneumatico 190/50 E Uno 190/55 con un po di fisica
Poichè ho notato che in rete questo argomento non è trattato quasi da nessuno spero di soddisfare tutti quelli che vorrebbero passare al 190/55 ma non sanno esattamente quali siano le conseguenze.In questa sede non voglio fare un trattato di fisica ma semplicemente dire le cose come stanno secondo il metodo più razionale possibile.A tal fine farò prima un'analisi scentifica del fenomeno, per comprendere i veri motivi, e poi tratterò le conseguenze pratiche sul mezzo.
Ricordiamo innanzitutto cosa vuol dire la sigla 190/55, come evidenziato nell'articolo Come Leggere Il Pneumatico.
190 = Larghezza della sezione del pneumatico espressa in mm.
55 = Misura della spalla espressa in percentuale rispetto alla Larghezza.
Per cui l'altezza reale del pneumatico in questo caso è = 55% di 190mm = (190*55)/100 = 104,5 mm, mentre se fosse stato 190/50 l'altezza reale sarebbe = 50% di 190mm = 95mm.Questo vuol dire che il nostro mezzo dietro viene alzato di 104,5 - 95 = 9,5mm cioè quasi un centimetro.Tale differenza comporta a sua volta:
1.Aumento della massa in rotazione.
2.Aumento del rapporto di cambio.
3.Aumento del carico sull'avantreno.
4.Aumento della superfice di contatto a terra.
Vediamo ora singolarmente nel dettaglio queste differenze cosa comportano fisicamente:
•Aumento della massa in rotazione
L'aumento della massa rotazionale comporta come prima conseguenza un aumento del momento d'inerzia che è pari a:
I = Mr² (per una particella di massa M)
Dove M è la massa e r è il raggio rispetto al centro di rotazione.
Come si può vedere l'aumento del raggio e della massa in rotazione sono direttamente proporzionali al contenuto inerziale dell'oggetto rotante.Questo comporta un certo senso di appesantimento di tutto il sistema (moto) che si muove solidarmente alla ruota.Ma il momento inerziale è direttamente collegato ad una forza molto importante che è quella che non fa cadere la ruota quando essa è in rotazione (è una forza cioè che si oppone alle variazioni di spostamento della ruota) .Tale forza detta Momento Angolare è pari a:
L = Iw (in forma scalare)
dove I è il momento d'inerzia del corpo e w è la velocità angolare.Come si nota è proporzioanale al momento d'inerzia e alla velocità di rotazione.
Il momento angolare (che è un vettore) giace sull'asse di rotazione e, per una legge fisica chiamata Conservazione del Momento Angolare, tende a mantenere invariati modulo direzione e verso.Questo vuol dire che all'aumentare del momento d'inerzia aumenta anche quella forza che si oppone agli spostamenti della nostra ruota (Momento Angolare).Tale effetto si può sentire su una moto quando a velocità costante del mezzo (per es 100Km/h) si cerca di cambiare direzione delle ruote, e maggiore è la velocità e maggiore sarà l'effetto di sentire una forza che si oppone ai cambi di direzione.Infatti a velocità basse quando cioè w è piccolo anche il momento angolare è piccolo e il suo effetto è così basso che cambiare direzione al mezzo diventa più facile.
In conclusione abbiamo un aumento del Momento d'Inerzia e del Momento Angolare che creano un effetto "stabilizzante" del mezzo (è come se fosse un giroscopio) a scapito dell'agilità che per fortuna viene compensata un po dal profilo più appuntito del pneumatico.Ma rimane evidente l'effetto inerziale sul posteriore.
•Aumento del rapporto di cambio
Per prima cosa dovremmo ricordarci che una ruota si sposta con un moto detto rototraslazionale, cioè un moto formato da due componenti, una di pura traslazione e l'altra di pura rotazione.Di conseguenza avremo una velocità lineare (di traslazione) e una velocità angolare (di rotazione).La legge che lega i due moti è:
V = wR (in forma scalare)
Dove V è la velocità lineare del centro di massa, w è la velocità angolare (che è uguale a tutti i punti del corpo) e R è il raggio che va dal centro di massa al corpo che ruota.Questa legge evidenzia un fenomeno che a noi interessa particolarmente e cioè, se aumento il Raggio del corpo a parità di velocità angolare cosa accade alla velocità lineare?
risposta: aumenta perchè è proporzionale al Raggio !
Questo vuol dire che la moto va più veloce semplicemente perchè abbiamo cambiato il rapporto del numero di giri tra il motore e il complesso ruota-asfalto.Abbiamo cioè "allungato" i rapporti a scapito della ripresa.Per cui la potenza e la coppia del motore viene distribuita su "lunghe percorrenze" (è come se le marce iniziassero dal rapporto dalla seconda e non più dalla prima).Per compensare questo fenomeno si potrebbe agire o sulla corona (aggiungendo qualche dente) o sul pignone (eliminando un dente).
•Aumento del carico sull'avantreno
In questo caso la moto viene alzata sul posteriore e il baricentro della moto viene spostato più avanti per cui la moto risulta più caricata sull'avantreno.Questo effetto lo avremmo ugualmente sfilando le forcelle della stessa misura in cui alziamo il posteriore.
Quando si carica l'avantreno si può verificare un fenomeno di "chiusura" dello sterzo e le superfici di appoggio dei due pneumatici (anteriore e posteriore) potrebbero non lavorare più in sintonia.Infatti su tutte le moto di serie il pneumatico anteriore lavora sempre al 90% del suo battistrada (rimane sempre un certo margine di sicurezza che potrebbe salvarci nel caso perdessimo per un attimo l'appoggio).Mentre il posteriore lavora sempre al 100% del suo battistrada poichè ha più superfice d'appoggio e quindi maggior margine di sicurezza.Nel caso del 190/55 accade che viene usato al 100% l'anteriore e il posteriore, a meno che non si interviene alzando le forcelle o abbassando l'attacco sul mono al fine di ripristinare il baricentro del mezzo.
•Aumento della superfice di contatto a terra
Poichè il pneumatico 190/55 è più alto del 190/50 di 9,5mm a parità di larghezza vuol dire che ha più superfice di contatto, spece in curva per il profilo detto a "pera".Questo comporta una maggiore aderenza e permette di avere più trazione in uscita di curva quando viene aperto il gas.
Va detto che una buona alternativa potrebbe essere il 180/55 (che montano i 600) perchè in questo modo NON aumenta il contenuto inerziale ma di contro ha meno "gomma a terra" del 190/55.Qesta soluzione viene usata spesso in pista perchè lavorando su un buon manto stradale e a temperature generalmente più alte anche una superfice di contatto più piccola garantisce un buon grip mantenendo una buona agilità (visto il minor contenuto inerziale e il minor effetto del momento angolare).Di contro però con la 180/55 non si riescono a scaricare bene tutti i cavalli a terra, spece nel caso in cui la moto abbia il motore "preparato", (vedi per es. la moto Gp che usa i 200), e viene quindi preferito il 190/55.