18marzo1954 ha scritto:
Mi permetto di inserirmi su questo argomento riportando un ricordo di alcuni anni più tardi: 1970.
Vespino 50 azzuro Piaggio anno 1958, io 16 anni lei 17 due occhi azzurro acquerello e lentiggini. Studiavamo a Lugo e dovevamo tornare a casa a Massalombarda. Io le facevo un timidissimo filo e, tra i palpiti cardiaci da infarto prematuro, le offro un passaggio a casa....
Lei accetta.....
Monta con le gambe da
un lato e si parte. Per evitare multe, passo dalla strada di campagna. Era primavera, lei mi
cingeva la vita..............
io sudavo freddo.......
i primi chilometri tutto bene, poi incappo nel famigerato Reticolo Augusteo e alla prima curva a gomito ........voliamo nel fosso............
Fisicamente tutto bene, moralmente uno straccio se la cavava meglio di me.......
Con la forza della disperazione tiro su la vespa terrorizzato dalla sicura repressione paterna, dalla vergogna, e dall'imbarazzo.....
Cerco con le mani di radrizzare lo scudo della vespa, e quindi, ripreso il minimo controllo della situazione la invito a risalire. A questo punto lei, con un sorriso solidale e comprensivo, dice tirandosi su la gonna e sedendosi con le gambe da entrambi i lati: "E' meglio che proseguiamo così"....
Chi osa sottovalutare l'intellligenza delle donne?
bella storia.....ma ad inizio racconto mi ero già immaginato te e lei sotto un pioppo a fare porcherie, non in un fosso a cercare raganelle