Domenica 02/11/2008 ore 06.30
Come è possibile che alle sette del mattino sia ancora buio?

L'orologio della moto segna le sette....accidenti, è vero! l'ora legale...
Così come non ho ancora aggiornato l'orologio della moto, non ho ancora aggiornato quello del cell, che mi ha svegliato alle 05.00... e segnava le sei

Stò viaggiando da circa mezz'ora, sono immerso nella nebbia con visibilità 50~80 metri. Ci sono 11° e la visiera è tutta bagnata, non si vede un tubo!
Su la visiera...si inzuppano e si intirizziscono gli occhi...giù la visiera...non si vede un tubo! Continuo con questo su e giù della visiera, ma non risolvo granchè....
Sono disperso nella pianura veneta, al rientro di 1/2 week-end pieno di emozioni.....


e nuove deliziose conoscenze..........


Il motore gira regolare, è quasi silenzioso. Nonostante la scarsa visibilità riesco riesco a tenere i 90km/h in tutta sicurezza.
Ripenso alla giornata di ieri, e all'obbiettivo di questo viaggio: la Laguna Veneta.
Avevo intravisto (eppure subito attratto dal suo fascino) la Laguna circa un mese fà in occasione del raduno degli Over50 ad Oderzo, quando, in carovana, ci dirigevamo a Ponte Crepaldo.
Allora chiesi ad Anna di farmi conoscere questo angolo d'Italia tanto famoso e tanto a me sconosciuto.

Non contavo molto in una sua risposta, in fondo non ci conoscevamo se non per alcuni istanti di presentazione.... poi, giorni fà è arrivato l'invito .......

Sabato 01/11/2008 Ponte Crepaldo
Siamo pronti per partire alla volta della Laguna.
Ieri sera, sono stato accolto con calore da Anna.

E pensare che ero un pò titubante al momento della partenza, erano le 16.30. Da diversi giorni pioveva, ero in preda ad un attacco di pigrizia, molte parti di me dicevano di non partire...provo a telefonare per avvisare della partenza ma Lei non risponde al cell.
Metto in moto e parto..."male che vada, se non risponderà, tornerò indietro", in fondo un viaggio è sempre un viaggio.....
Per fortuna ad Adria ho trovato il suo messaggio che mi diceva che mi aspettava. Tutto era proseguito nel migliore dei modi, arrivato nei pressi di Venezia ero già molto entusiasta. Mi sono perso nela rete di soprelevate e tangenziali, finchè non ho imbroccato il Ponte della Libertà e sono arrivato a Venezia.....
Tante sono le cose belle dell'Italia che se ti perdi, ne trovi subito una....

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Arriviamo a Iesolo in breve tempo, e costeggiamo il fiume Sile. Siamo diretti a Punta Sabbioni, l'estrema propaggine di questa penisola miracolasamente estratta dal mare dai veneziani.
Il mio entusiasmo stà rapidamente crescendo, non riesco a capacitarmi dall'essere circondato da così tanta acqua!




Allora.....ti muovi?



L'incontro del mare con la Laguna......
Oramai sono senza parole, non riesco proprio a credere fosse possibile realizzare dei sogni e goderseli fino in fondo.
Anna è una persona paziente e molto disponibile. Mi scorazza per la Laguna lasciandomi il tempo per goderne le meraviglie, mi guida, mi illustra, entra a poco a poco nelle mie emozioni.......

Ci addentriamo all'interno in direzione Lio Piccolo. Percorriamo una strada stretta che si dipana tra laguna e fazzoletti di terra amorevolmente coltivati ad ortaggi.








Seguiamo la strada a velocità ridottissima, ci gustiamo attimo per attimo ogni immagine, ogni filo d'erba. Ci infiliamo nelle corti delle case un pò sfacciati, un pò esaltati, un pò intimoriti

E' troppo grande il desiderio di esplorare, conoscere, fissare nella memoria queste immagini.............
Ad un tratto scorgiamo la cima di un campanile...

ci dirigiamo verso di esso.

siamo arrivati in ......................................................

La contrada, sembra una scena di una commedia Goldoniana.
Il colore degli edifici è prevalentemente il rosa.

Anche se in alcuni l'intonaco è stato divorato dall'umidità, la loro struttura resta solida e dignitosa.


Una chiesina sembra avanzare verso la laguna....




L'orologio del campanile indica vicina l'ora di pranzo.
Risaliamo in moo e cerchiamo un posto buono per mangiare.
Parcheggiamo le moto......

..........e, a cavalcioni del muretto vicino, ci mettiamo a mangiare i nostri panini.
Il ristorante ci offre queste scene
All'improvviso il cielo si rannuvola, ma nulla sembra rovinare la quiete che si respira............






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Domenica 02/11/2008 ore 07.30
Sono arrivato all'incrocio tra la Romea e la strada che porta a Cavarzere.
La nebbia si stà alzando. Il sole fa capolino all'orizzonte e la strada è dritta e libera. Anche la visiera non si bagna più e procedo ad andatura allegra....
Ormai conosco abbastanza la strada, nonostante le numerose (a volte incomprensibili) rotonde che fanno facilmente perdere l'orientamento.
Ad Adria faccio colazione in un bar. Una manna, il mio stomaco stava autodigerendosi tali erano i crampi ed il freddo accumulato.
Ristorato e riscaldato riprendo il cammino verso Codigoro, Comacchio...
Giunto in vista delle Valli lo spettacolo che si mostra mi lascia nuovamente stordito: il sole già un pò più alto nel cielo si riflette nelle Valli facendole brillare, una foschia appena percettibile ne attenua leggermente i riflessi. Non c'è vento e l'acqua azzurra è immobile; una strana emozione si impadronisce di me. Vorrei che Anna fosse con me per condividere ancora una volta questa condizione. Non sono in grado di fermarmi, fatico a capire cosa devo fare, continuo a percorrere la strada che le affianca godendomi ogni istante.
Ore 09.30 sono finamente giunto a casa.
Ho fatto bene a partire sabato....la casa è come l'ho lasciata; sembra sia appena uscito, eppure sembra sia stato assente un tempo infinto....
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Grazie Annina, nella realtà sei molto più grande di come appari in fotografia