un saluto a tutti
scrivo qui per la prima volta ma è da tempo ormai che seguo questo forum un pò per acculturarmi e un pò per
diversione.
posseggo un m600 a carburatori del '97 è con me da 11 anni, mi ha fatto innamorare da ragazzino e ora che sono
quasi un vegliardo mi fa ancora lo stesso effetto.
non starò qui a dilungarmi sul suo valore archetipico, artistico e blabla(se no non la smetto più e cambiate
topic).
premetto che ne ho sempre fatto un uso quasi esclusivamente cittadino e per questo contesto il suo motore è
tarato alla perfezione: ti godi la coppia massima senza ammazzarti e gironzoli col sorrisone in groppa ad una
fiera che abbaia tanto ma in fondo ti vuole bene e non ti disarciona.
daltrocanto se avessi avuto qualche cavallo in più forse avrei avuto anche la voglia di cercarmi luoghi più
idonei per sfruttarli.
il mio 600 (rosso,telaio "dorato")ha ancora il codino(quello vecchio)che trovo bellissimo(al contrario del più
recente che incita alla chirurgia voluttuaria).
da un pò di tempo, sarà la crisi dei 30 anni, pondero l'aquisto di un 900 e che,fondi permettendo,vorrei
affiancare al 600 ma è assai più probabile che mi tocchi purtroppo una scelta.
di recente ho provato un 696 e un s4r:
ecco la guida del villano(che scende dal 600 carb) al 696 e all's4r testastretta
il 696, tralasciando la questione estetica che non voglio affrontare,si presenta leggerissimo, quasi disarmante
anche per me appena sceso da un 600, dimostrando anche una migliore distribuzione dei pesi.il motore(sempre in
rapporto al mio 600 carb)è più fluido e brillante e si percepisce un'escursione maggiore a medi ed alti
regimi(perdonatemi il linguaggio ma non sono un esperto)perde però non poco in nervosismo ai bassi rendendo la
guida in città più rilassata ma anche più monotona il che è ottimo per chi è alle prime armi o vuole un mezzo
per spostarsi da un punto A ad un punto B ma spiazzante per chi come me vuole illudersi di domare qualcosa e non
di farsi dolcemente trasportare. commercialmente è una scelta comprensibile e comunque figlia dell'iniezione
elettronica in ogni caso ha uno spunto piuttosto deciso e di certo, se se vuole, ci si diverte(a patto di non
scendere da un carburatori

i freni sono di gran lunga migliori, lo sterzo finalmente ha un'escursione (merito dei discutibili
bocchetton...ops mi ero ripromesso di non parlare di estetica scusate),la moto in generale è agilissima,perfetta
per il traffico grazie anche alla leva della frizione tarata su mano umana, di spiacevole invece la posizione di
guida un pò troppo caricata sull'anteriore che affatica molto i polsi,l'ammortizatore duro che non aiuta sullo
sconnesso e il sellino che in complicità con la tanga straziano i testicoli(non in senso allegorico).
quest'ultima spiacevole sensazione è stata di gran lunga la più fastidiosa causata, dopo attento studio,
dall'inclinazione netta del sellino(il vecchio tendeva a curvare in prossimità della tanga riducendo la
pressione verso di esso)in conclusione l'ho trovata scomoda ma di certo si può fare di peggio. concludendo,è una
moto per tutti e soprattutto per coloro che, per età o per gusto, non sono fanaticamente legati alla linea
classica(come me).
l's4r testastretta l'ho testato in città e in una più appropriata "scalata di montagna" e trasmette da subito la
sensazione di un maggiore peso e una maggiore solidità a discapito dell'agilità generale (forse da attribuirsi
più agli pneumatici maggiorati).messo in guardia da un impianto freni "esagerato" l'ho usato con accortezza e si
è rivelato potente, affidabile e modulabile.la leva frizione, abbastanza robusta, è precisa come il cambio e la
progressione del motore, in combinazione con l'iniezione, mi hanno colpito per dolcezza e trattabilità.il motore
è su un altro pianeta tanto da non poterla considerare della stessa specie (un 600 da 53cv e un s4r da quasi 130
non sembrano nemmeno parenti) anche se in un uso cittadino il divertimento resta tutto a vantaggio di un 600,più
agile e molto più nervoso e vivace ai bassi(almeno è quello che trasmette).l's4r dalla sua ha cavalli quando e
quanti ne vuole con accelerazioni impressionanti a qualunque marcia e la sensazione di poter sollevare il muso
con un investimento minimo di gas.il percorso era piuttosto impegnativo per un pilota della domenica come me e
le curve strette a 180° in pavè mi hanno impegnato parecchio con risultati piuttosto goffi e il terrore di
accelerare troppo in uscita.all'atterraggio i miei polsi sollecitati dalle accelerazioni e dal freno-motore
erano rigidi e doloranti e hanno trovato pace tornati sul piccolo 600 dove mi sono portato anche un sorrisone
ebete ma in più la certezza che non è una moto fatta per la mia concezione di divertimento.
in conclusione un motore e un'allestimento ciclistico di altro livello, un altra concezione di guida, più
modulare ma che non sembra tollerare errori assulutamente sprecata per la città dove risulta più pesante e meno
divertente, fuori città è casa sua ma serve polso.
questa era la premessa con le mie esperienze recenti e prossime a ducati. adesso la domanda a chi ha fatto lo
stesso salto:
cosa devo aspettarmi da un M900 a carburatori che è il mio attuale obiettivo? inguidabile in città? molto più
pesante? molto meno agile? strappa ai bassi molto più del piccolino? la leva della frizione è ancora più
dura?valvoloni? valvoline?
considerando che ho escluso l'iniezione un pò perchè temo che sottragga brio ai bassi regimi un pò perfeticismo
verso il primo m900...
aiuto