5576696
Inviato: 5 Set 2008 19:56 Oggetto: Il venerdì del villaggio...
Il venerdì del villaggio
Dopo una settimana di lavoro, ognuno di noi sente il bisogno di rilassarsi, di concedere spazio ai propri svaghi e di divertirsi con ciò che ritiene più opportuno, al lavoro ci si penserà il lunedì!
I modi per affrontare il fine settimana sono migliaia, a seconda del tempo, dell’età o delle stagioni. Ma se pensiamo a quello che succede durante i fine settimana c’è da rabbrividire, e i sui giornali del lunedì leggiamo delle varie stragi del sabato sera, di intere famiglie sterminate sull’autostrada, di morti negli stadi e di morti per la caccia.
A questo punto viene da pensare che oggi il lavoro diventa veramente utile per limitare i danni provocati dal tempo libero! Forse ne abbiamo troppo e la noia prende il sopravvento? O forse ne abbiamo troppo poco, e quindi cerchiamo di fare in 24 ore quello che si fa in 15 giorni?
E’ strano, ma ormai andiamo di fretta anche se non abbiamo niente da fare, ma quel niente è diventato molto importante farlo.
I fine settimana iniziano, per molte persone, il venerdì pomeriggio con l’aperitivo: almeno un paio d’ore seduti al bar a parlare di futili argomenti, tanto per iniziare a rilassarsi. Si comincia bevendo diversi bicchieri di vino “ pregiato”, acquistato per pochi euro nello stesso supermercato dove andiamo normalmente a fare la spesa, che invece bevuto al bar costa quanto un barile di petrolio. Insieme al vino vengono servite anche tartine avanzate dal mattino e spacciate per fresche, che per digerirle ci vuole una tanica di bicarbonato.
Di solito la serata prosegue in una pizzeria, opportunamente prenotata almeno quattro giorni prima con raccomandata, e bisogna ricordarsi di portare anche la ricevuta di ritorno e presentarla al cameriere quando si entra, altrimenti non si trova un posto neanche se sei amico d’infanzia del titolare! C’è anche da dire che però in quella pizzeria fanno la migliore napoletana della città, ma dato il gran numero di richieste, il fine settimana l’impasto finisce subito e lo “tirano” il più possibile per soddisfare tutti, e la migliore napoletana diventa una sottiletta unta, con poco pomodoro e anche poco cotta perché devono sfornarla rapidamente, e quindi per digerirla ci vuole un’altra tanica di bicarbonato (soprattutto bisogna digerire il conto, perché la migliore pizza della città costa cara anche se quella sera fa schifo!).
Dopo tante ore passate a sedere tra il bar e la pizzeria, arriva il momento di andare a fare quattro salti per sgranchirsi un po', e quale posto migliore se non una discoteca?
Ma che cos’è una discoteca? In teoria la definizione è semplice: è un luogo di incontro, che può essere aperto o chiuso, dove c’è musica e la gente balla. In pratica è tutta un’altra cosa.
Prima di tutto bisogna armarsi di molta pazienza per entrarvi, in quanto le file sono sempre molto lunghe e disordinate. L’ingresso dei locali è strettamente sorvegliato da sentinelle armate di radio, con tanto di filo dell’auricolare nell’orecchio, che sembra di entrare al pentagono.
Questi addetti alla sicurezza sono spesso grossi come armadi a quattro ante, hanno sguardi da pugili durante una finale dei mondiali di boxe, e hanno il potere di far entrare chi gli pare senza curarsi di nessuno. Succede spesso che dopo un’ora di fila, si vede una coppia che parcheggia una auto che costa quanto un bilocale in centro, proprio davanti alla discoteca dove non possono sostare neanche i carabinieri, ed entrano senza fare un minuto di fila. E tutti cominciano a chiedersi chi sono, forse dei VIP o i padroni del locale, i figli del presidente della repubblica o calciatori in incognito... fatto sta che quelli parcheggiano ed entrano, e gli altri fuori a fare la fila dopo che hanno parcheggiato a sette isolati di distanza, che gli ci vuole un taxi per andare a riprendere l’auto!
Superata la bolgia dell’entrata, si entra in un luogo strano, dove la gente si trasforma e mette in evidenza tutte le frustrazioni che sente durante la settimana. Nessuno balla prima dell’una di notte, e nessuno si azzarda a ballare se la pista non è già strapiena, poi però tutti si lamentano che c’è troppa gente e non ci si può muovere! Gli uomini diventano dei cacciatori di donne e le donne diventano delle prede inarrivabili: svestite come neanche sulla spiaggia, si muovono sui cubi ad un ritmo frenetico cercando di far vedere tutto il possibile che diventa sempre l’impossibile da ottenere. L’uomo passa molto tempo a scrutare l’ambiente circostante come un predatore; con il bicchiere in mano, sorseggia per quattro ore una bevanda generalmente alcolica, che sembra non finire mai! Qualcuno prova anche a divertirsi e balla incurante degli sguardi altrui, mentre molti ballano senza seguire il ritmo e si guardano continuamente intorno come se aspettassero di incrociare lo sguardo di qualcuno che li osserva.
Poi c’è addirittura gente che per cercare il massimo del divertimento, prende pasticche di ogni tipo, e qualcuno ha anche comprato da uno spacciatore la comune aspirina, e credendo fosse altro, è stato “fuori” per una notte intera!
Di certo non possiamo parlare della discoteca come di un luogo di incontro, in quanto c’è una musica talmente alta che per parlare bisogna urlare vicino all’orecchio di qualcuno per farsi capire, e a volte non basta. Infatti assumono camerieri molto alti che possono sporgersi più agilmente dal bancone, per poter ascoltare meglio le varie ordinazioni dei clienti.
La musica alta è la colonna sonora di tutta la serata, tranne quando c’è qualcuno che sta urlando all’amico qualche apprezzamento pesante nei confronti della cubista, in quel momento la musica si abbassa di colpo lasciando capire a tutta la platea l’apprezzamento in questione.
Se è vero che per entrare o per prendere la consumazione (che è obbligatoria!) bisogna fare la fila, anche per il bagno la situazione non cambia, soprattutto per le donne, che entrano sempre in coppia e occupano il bagno per il doppio del tempo necessario perché devono anche rifarsi il trucco ogni volta.
Se poi consideriamo che per uscire, se è inverno, c’è da fare la fila per ritirare il cappotto al guardaroba e magari ci accorgiamo di aver ritirato il cappotto sbagliato quando siamo già fuori e non troviamo le chiavi della macchina, la serata “rilassante” è completa, e dal momento che sono “solo” la cinque del mattino, tanto vale andare a prendere i famosi bomboloni caldi per finire la serata. Anche qui c’è da fare una bella fila e a quell’ora per digerirli serve di nuovo il bicarbonato.
Questa è una delle tante serate “tipo” e siamo solo al venerdì... e domani che facciamo? E domenica poi??
Con questo pensiero inquietante, le membra si adageranno nelle braccia di Morfeo mentre fuori albeggia e gli uccelli hanno già ripreso a cantare.
Che fatica il fine settimana, meglio lavorare... almeno quel tipo di stress viene remunerato!
Claudio
P.S.
Un sommo poeta italiano scrisse "Il sabato del villaggio" ma ora di sabato non lavora quasi nessuno e quindi il titolo è corretto!
cclaud
Senza Targa
Ranking: 24
5576899
5576899
Inviato: 5 Set 2008 20:10
ccloud un altro bel pezzo di mondo ben descritto.
apina
Foglio Rosa
Ranking: 6
5577331
5577331
Inviato: 5 Set 2008 20:53
Cclaudb che uomo di poche parole che sei ogni tuo topic che leggo mi impegna mezza serata
Thunderstruck
Derapata
Ranking: 482
5578537
5578537
Inviato: 5 Set 2008 23:06
Thunderstruck ha scritto:
Cclaudb che uomo di poche parole che sei ogni tuo topic che leggo mi impegna mezza serata
Spero che quella mezza serata ti faccia fare un sorriso
cclaud
Senza Targa
Ranking: 24
5578583
5578583
Inviato: 5 Set 2008 23:11
cclaud ha scritto:
Spero che quella mezza serata ti faccia fare un sorriso
Splendida tragicomica descrizione di un giorno di ordinaria follia!!!
Alibi
Ginocchio a Terra
Ranking: 252
5579879
5579879
Inviato: 6 Set 2008 9:25
Citazione:
Spero che quella mezza serata ti faccia fare un sorriso
Si se no non le leggeri ogni volta
Thunderstruck
Derapata
Ranking: 482
Pagina 1 di 1
Non puoi inserire nuovi Topic Non puoi rispondere ai Topic Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi