Yamatricker ha scritto:
Non esageriamo con i complimenti, ragazzi. Il punto è proprio questo: non è niente di straordinario, se non nel fatto che pochi provano a farlo.
Quante estati o ferie lasciamo scorrere via, anno dopo anno? Nessuna destinazione è impossibile, se ci si vuole arrivare veramente. E non deve restare un sogno nel cassetto perché è quello il luogo più pericoloso dove tutti i viaggi falliscono.
C'è chi viaggia per due o tre anni di fila, e tutti gli muoiono di invidia dietro, perché sanno che non hanno a disposizione tutto il tempo di quei pochissimi fortunati. Ma ormai so che si può arrivare in capo al mondo in pochi giorni in sella alle nostre moto (quali che esse siano) e che le emozioni e le esperienze non saranno da meno, proprio perché possono essere il giusto mezzo tra un viaggio in cui tutto scorre troppo lentamente e uno in cui i cambiamenti sono troppo rapidi (come in aereo).
Basta una settimana per arrivare nel cuore della Siberia, 16 giorni per bagnarsi nelle acque del Pacifico davanti al Giappone. Chi vuole può farlo ancora senza attendere il prossimo anno e gli darò tutte le informazioni possibili per rendere più rapida la partenza.
Tutti mi chiedono: ma se stavi sempre in sella, quanto tempo dedicavi a vedere i posti, due ore? Senza capire che ogni metro percorso l'ho assaporato ed è stato fonte di esperienze, impressioni, insegnamenti... proprio perché tutto ti scorre attorno, è come sedersi davanti a un fiume, o piuttosto percorrerlo. Tieni gli occhi aperti, proprio perché sai che tutto quello che vedrai durerà un attimo.
Ho visto una vecchia trascinarsi un carro pieno di fieno come se fosse il mulo che non ha, ho visto un'aquila seguire il mio stesso percorso sopra di me e poi scendere a cogliere una preda, ho visto persone camminare di notte nel nulla e andare verso villaggi a decine di km di distanza, sereni e tranquilli. Ho visto un assurdo becchino con il suo vecchio carro funebre rimanere senza benzina, mollare auto e bara al sole e incamminarsi con una tanica in mano verso l'orizzonte. Ho visto due ragazzi felici di una gioia da impazzire, solo perché mi scortavano con la loro moto sovietica verso l'uscita da un paese verso Kemerovo. Sono finito per sbaglio, nel mezzo dell'assoluto nulla, in un felliniano villaggio turistico al confine tra Russia e Mongolia, dove la piscina era poco più di una buca scavata in terra e tutti si godevano le vacanze. Ho visto uomini e donne e bambini cavalcare al galoppo a fianco a me senza mai fermarsi per decine di km, mostrandomi che cosa vuol dire andare veramente, a cavallo. E altri radunare la mandria con movimenti di grande bellezza ed naturalezza. Ho visto panorami che non pensavo esistessero, visto un lago che è grande come un mare ma profuma di lago.
A chi ha due o tre settimane di tempo... parti subito, non limitarti e non lo rimpiangerai.
Non devi rinunciare alla famiglia, al tuo lavoro, ai tuoi studi, a tutte le tue altre passioni. Non è una cosa per gente strana o fortunata.
Il programma televisivo Overland porta a pensare in modo sbagliato e in questo non mi piace: presenta tutto in modo ben più eroico di quanto non sia, come tutto quanto si vede in tv. Non servono sponsor, non servono montagne di soldi, non servono patrocini di Comuni e Regioni, non servono mezzi al seguito, che ogni volta che si rompe qualcosa tutti gli altri devono fermarsi e aspettare. Basti tu e la tua moto, veloce e costante, giorno per giorno, a scoprire com'è il mondo.