Un certo Claudio Braglia mitico direttore di testate motociclistiche un giorno ha scritto 10 righe in cui mi riconosco, scommetto che non sono il solo.Se qualcuno vi chiederà perchè andate in moto? ora sapete cosa rispondere.

"... sono convinto che in moto ci si vada semplicemente perchè è bello.
Perchè significa sentirsi come un cow-boy a cavallo nelle sconfinate praterie del far west, come il capitano Nemo nel suo Nautilus, come Ali Babà sul suo tappeto volante. Perchè scivolare dolcemente, al piccolo trotto, lungo una tortuosa stradina di campagna, col profumo del fieno che ti accarezza , è pura poesia. Perchè quello che vedi , che pensi, che senti quando davanti hai soltanto un manubrio, una strada e un paesaggio che scorronovia veloci, non lo potreste vedere, pensare e sentire in nessun altro modo. Perchè la moto ti fa provare i brividi anche quando fa caldo , ti esalta anche senza obbligarti a correre come un pazzo e ti fa sognare senza costringerti a dormire....

Mi piace sentirmi parte di qualcosa che non è possibile definire con aggettivi superlativi già esistenti,
Mi piace stare in coda ad altri compagni verso una meta non prestabilita,
Mi piace superare un ostacolo che si frappone davanti a me,
Mi piace scorrere e sguisciare via sulle strade,
Mi piace parlarne al pub o in qualunque altro posto conosciuto,
Mi piace lo spirito di aggregazione e di solidarietà che ci accomuna,

Mi piace andare in MOTO .

io conoscevo questa..e mi ci rispecchio...è stata scritta da unasplendida persona..mai troppa compianta, carlo talamo

Poesia di Carlo Talamo:La mia motocicletta

Quando ero piccolissimo volevo essere libero. Dagli ordini.
Dai gridolini della nonna. Dal pasticcio di carne della
Domenica. Io ho sempre voluto essere libero. La libertà è
una cosa che non c'è sempre. Non c'è sempre. Ma quando
sta con te ti fa respirare bene. Ti fa stare forte e però buono.
Come una giornata in campagna a pescare le rane. Come
una serata davanti alla tv quando i genitori sono fuori. La
libertà non la puoi mica toccare. O spiegare. Neppure
regalarla. La puoi soltanto aspettare. E riconoscere. Estare
contento quando c'è. Io, oggi che il tempo è passato e la
nonnna è andata via, ogni tanto prendo la moto, e vado in
giro. E mi sento libero. Vado piano. Guardo in giro. Annuso
i profumi e il diesel dei camion. Cambio le marce e cambio
strada. La motocicletta è la mia libertà.

Carlo Talamo