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Sguardo al punto di corda, probema guida su strada
3918138
3918138 Inviato: 14 Mar 2008 17:33
Oggetto: Sguardo al punto di corda, probema guida su strada
 

ciao ragazzi, ho un problema, in piega bisognerebbe tenere sempre lo sguardo in ingresso al punto di corda della curva, e poi lontano per uscire dalla curva, in pista tutto ok, mi viene automatico, ma in strada no...

...nonostante io mi sforzi di guardare lontano in piega, lo sguardo cade sempre vicino sull'asfalto per vedere come è messo, ho sempre caga di trovarmi del breciolino o dello sporco li a pochi metri.

ora mi chiedo, è normale? è giusto cosi (penso di no)? nel caso questo non vada bene, come faccio a correggermi?

grazie icon_wink.gif
 
3918257
3918257 Inviato: 14 Mar 2008 17:44
 

Non sò se è normale ma capita pure a me, e di questo ne sono sicuro che non mi viene naturale per il fatto che non mi fido delle condizioni dell'asfalto ,però parlando di guida su strada mi viene da pensare che sia quasi meglio per non osare troppo. icon_wink.gif
 
3918339
3918339 Inviato: 14 Mar 2008 17:51
 

capita perchè ovviamente in strada non si è sicuri come in pista.

Quindi ci viene automatico stare più attenti.
 
3918381
3918381 Inviato: 14 Mar 2008 17:56
 

però cosi non riesco ad essere fluido, cioè le traiettorie mi cambiano a metà curva e sento l'anteriore che tende a chiudere e non è una bella sensazione... icon_razz.gif
 
3921475
3921475 Inviato: 14 Mar 2008 23:47
 

dovresti sempre guardare molto avanti , su strada ancor piu' che in pista perche' hai molta piu' probabilita' di imprevisti e variabilita' di percorso.
in teoria il punto di corda non lo fissi mai , lo tieni solo sotto controllo nella visione globale/periferica.
ovviamente e' piu' facile da dire che da fare icon_smile.gif
se hai pazienza di leggere il pdf (a fondo pagina) questo e' ottimo; spiega bene dove guardare per una guida sicura su strada.
Link a pagina di Motoclubravenna.it
 
3921553
3921553 Inviato: 15 Mar 2008 0:08
 

Pure io mi sono fatto questa idea...

Oggi guardavo "lontano" e in effetti la curva la impostavo meglio, pero' ero piu' a disagio...

Mi sentivo di controllare meno la moto... icon_lol.gif
 
3923838
3923838 Inviato: 15 Mar 2008 15:31
 

Questo è un problema già discusso in altri topic perchè molto sentito e comune un pò a tutti...
Tenere lo sguardo verso l'uscita di curva è la norma ma in strada è particolarmente difficile realizzarlo perchè l'istinto di conservazione e l'innata prudenza ci portano a valutare ogni fonte di rischio che ci si possa presentare davanti alla ruota, in particolare in un momento così delicato come la percorrenza di una curva...ne consegue che per stare attenti a buche, avvallamenti, detriti, sporco, bagnato, incroci nascosti, vetture o pedoni sbadati, e perchè no anche guardrail e paletti a margine strada (delineatori di margine) nel caso di curve a destra, la guida ne esce poco fluida ed insicura... icon_confused.gif
 
3924603
3924603 Inviato: 15 Mar 2008 18:10
 

Guardare sempre lontano, e sempre avanti ovviamente, tanto quello che hai nelle immediate vicinanze è come se lo avessi già sotto la ruota....
 
3926569
3926569 Inviato: 16 Mar 2008 0:19
 

Lucas ha scritto:
Guardare sempre lontano, e sempre avanti ovviamente, tanto quello che hai nelle immediate vicinanze è come se lo avessi già sotto la ruota....


esatto, se sei in piega a 80 km/h e a 20 metri vedi del brecciolino cosa puoi fare per non prenderlo??
nulla
quindi se te ne accorgi cerchi di frenare quindi o vai dritto o cadi perchè la ruota davanti rallentando perde aderenza sul ghiaino
se invece non lo vedi o cadi perchè scivoli oppure la ruota tiene...
 
3932937
3932937 Inviato: 16 Mar 2008 23:38
 

spesso guardare lontano ti evita di vederlo quando ci sei gia sopra. se non stai andando al limite talvolta hai la possibilita' di evitarlo piegando di piu' oppure di passarci sopra meno piegato rimandando il punto di max piega.
mi riferisco in particolare alle corsie di sabbia create dalle gomme delle macchine......
se invece c'e' una striscia di sabbia che taglia la strada vederla prima ti da' piu' possibilita' di rallentare (mollando i freni appena prima di arrivarci sopra).
il fatto di guardare lontano non significa ignorare cosa ti sta passando sotto le ruote, significa scoprirlo prima icon_smile.gif
 
3935402
3935402 Inviato: 17 Mar 2008 13:28
 

Guardare lontano serve anche a prevedere eventuali ostacoli prima di finirci sopra e di conseguenza decidere prima dove passare e come correggere eventuali errori a centro curva. Gurdare dritti fa andare inevitabilmente dritti e non consente una reale valutazione dello spazio disponibile per l'ingresso in curva. Del resto, sul margine esterno della curva non c'è nulla da gurdare! Mentre invece c'è molto da guardare lungo la strada che si prcorre, in primis la linea cheuno vuole tenere in percorrenza. Se non la si guarda non ci si bìva sopra e ci si lascia condurre dalla moto anzichè condurla
 
3936612
3936612 Inviato: 17 Mar 2008 15:20
Oggetto: Re: Sguardo al punto di corda, probema guida su strada
 

Alex-90 ha scritto:
...nonostante io mi sforzi di guardare lontano in piega, lo sguardo cade sempre vicino sull'asfalto per vedere come è messo, ho sempre caga di trovarmi del breciolino o dello sporco li a pochi metri.


Per quel poco che posso dire io, è una abilità che si impara. Lo sguardo nella guida su strada deve passare da lontano a vicino di continuo, per verificare cosa succede dalla tua ruota in poi.
Quando entro in curva, guardo l'asfalto davanti e poi allungo lo sguardo man mano fino alla corda, e lo tengo lì: in questo modo vedo tutta la strada che percorrerò, e posso più tranquillamente tenere lo sguardo sul punto d'uscita - il resto l'ho già visto, richiede quindi meno attenzione.

Questo non significa ignorare il vicino... c'è sempre il gatto suicida che si butta sotto le ruote, posso testimoniarlo :p
 
3939022
3939022 Inviato: 17 Mar 2008 19:13
 

Ciao ... credo che la questione di base sia: la tecnica di guida in strada NON è la stessa di quando si è in pista. Quindi mentre in pista puoi permetterti di puntare lungo (tanto cosa c'è in quella curva lo hai già sperimentato nei giri precedenti) per strada è meglio "accorciare" la visuale. Però anche le velocità, le inclinazioni e le traiettorie per strada sono molto diverse. Mi spiego: mentre in pista puoi avvicinare il limite, per strada è opportuno avere (anche ad andature molto allegre) ampi margini per poter effettuare correzioni di emergenza. Qualcuno citava: cosa fai se a 80 all'ora ti trovi del brecciolino a 20 mt. Se arrivi tirato sia di frenata che di inclinazione, preghi. Se invece avevi ancora margine (cioè sei a 80km/h ma al limite avresti potuto farla a 100 o più) puoi toccare i freni, raddrizzarti un attimo ed evitarlo ... oppure piegare ancora di più e passare all'interno. Le traiettorie: in pista sono molto "spigolose" (meno strada fai a gas chiuso e meglio è), per strada è meglio essere rotondi, proprio perchè è meglio evitare i margini della corsia (spesso sono sporchi oppure confinano con la corsia del senso opposto percorso da gente che spesso stringe per tagliare la traiettoria) e c'è più margine per correggere.
 
3939206
3939206 Inviato: 17 Mar 2008 19:28
 

blackie ha scritto:
Ciao ... credo che la questione di base sia: la tecnica di guida in strada NON è la stessa di quando si è in pista. Quindi mentre in pista puoi permetterti di puntare lungo (tanto cosa c'è in quella curva lo hai già sperimentato nei giri precedenti) per strada è meglio "accorciare" la visuale. Però anche le velocità, le inclinazioni e le traiettorie per strada sono molto diverse. Mi spiego: mentre in pista puoi avvicinare il limite, per strada è opportuno avere (anche ad andature molto allegre) ampi margini per poter effettuare correzioni di emergenza. Qualcuno citava: cosa fai se a 80 all'ora ti trovi del brecciolino a 20 mt. Se arrivi tirato sia di frenata che di inclinazione, preghi. Se invece avevi ancora margine (cioè sei a 80km/h ma al limite avresti potuto farla a 100 o più) puoi toccare i freni, raddrizzarti un attimo ed evitarlo ... oppure piegare ancora di più e passare all'interno. Le traiettorie: in pista sono molto "spigolose" (meno strada fai a gas chiuso e meglio è), per strada è meglio essere rotondi, proprio perchè è meglio evitare i margini della corsia (spesso sono sporchi oppure confinano con la corsia del senso opposto percorso da gente che spesso stringe per tagliare la traiettoria) e c'è più margine per correggere.


Condivido tutto tranne la questione dello sguardo. Proprio perchè non sai cosa c'è per strada che devi cercare di guardare più in là possibile per poter vedere ostacoòi e quant'altro per tempo
 
3939338
3939338 Inviato: 17 Mar 2008 19:39
 

Be non è proprio così... vi assicuro che il brecciolino su un asfalto vecchio e un po dissestato è molto difficile da vedere a 50 metri... a 20 invece arrivi a vederlo e se va bene ad evitarlo, o a passarci sopra a moto non inclinata o a non pinzarci sopra... Ve lo dice uno che ha murato una zzr per il brecciolino icon_rolleyes.gif
 
3939402
3939402 Inviato: 17 Mar 2008 19:45
 

estremo ha scritto:


Condivido tutto tranne la questione dello sguardo. Proprio perchè non sai cosa c'è per strada che devi cercare di guardare più in là possibile per poter vedere ostacoòi e quant'altro per tempo


Non intendo dire di guardare solo il parafango davanti ... però un'occhio lì bisogna buttarlo ... cosa non necessaria in pista dove puoi spaziare anche centinaia di metri avanti (tanto per strada neanche ce l'hai visuale lunga, soprattutto su strade di montagna ...)
 
3939465
3939465 Inviato: 17 Mar 2008 19:49
 

gazzu ha scritto:
Be non è proprio così... vi assicuro che il brecciolino su un asfalto vecchio e un po dissestato è molto difficile da vedere a 50 metri... a 20 invece arrivi a vederlo e se va bene ad evitarlo, o a passarci sopra a moto non inclinata o a non pinzarci sopra... Ve lo dice uno che ha murato una zzr per il brecciolino icon_rolleyes.gif


Il problema, oltre al brecciolino, sono le strisciate di gasolio che lasciano i mezzi pesanti e alcuni tipi di buche che, finchè non ci sei sopra, è difficile notare.
Insomma, senza voler fare il moralista perchè sono il primo ad adottare andature allegre, per strada aumentate i margini di correzione (e quindi diminuite la "fregola" ... per quella c'è la pista).
Byebye
 
3939669
3939669 Inviato: 17 Mar 2008 20:07
 

blackie ha scritto:


Il problema, oltre al brecciolino, sono le strisciate di gasolio che lasciano i mezzi pesanti e alcuni tipi di buche che, finchè non ci sei sopra, è difficile notare.
Insomma, senza voler fare il moralista perchè sono il primo ad adottare andature allegre, per strada aumentate i margini di correzione (e quindi diminuite la "fregola" ... per quella c'è la pista).
Byebye


Di solito se la moto è in buone condizione e se l'asperità non è un buco che se ci cadi dentro chiami l'Aci, le sospensioni copiano e basta alleggerire il gas. Anche sul brecciolino. Ovvio che se becchi una duna di sabbia cadi e basta e idem se becchi una macchia d'olio, ma tante volte le macchie d'olio non le vedi nemmeno da vicino. Vero vero assolutamente vero che sia necessario avere il margine di correzione, ma si sta parlando anch edel fatto di cercare di guardare lontano o meno. In realtà ho visto una sacco di gente non essere in grado di fare dei tornanti senza finire dalla parte di là solo perhè guardavano dalla parte sbagliata e questo mi sembra un fattore di rischio più grave del becciolino, dato che non rientra nella voce "imprevisti", ma nella voce "guido così" e "affronto con traiettorie creative ogni curva che mi si presenta"
 
3985644
3985644 Inviato: 22 Mar 2008 19:57
 

Quoto con chi parla dello sguardo come di uno "scandaglio" che deve allungarsi e ritirarsi di continuo, prova ne è che la concentrazione in strada deve sempre essere alta, anche se nn si sta facendo il tempo.
Oltre a quelli citati, un altro caso in cui nn conviene guardare ala curva dopo, ma poco avanti a noi, sono i tratti di strada che passano sotto le fronde degli alberi nn fittissime, così che lasciano filtrare un po' il sole, creando zone illuminate, zone in ombra e zone a "macchia di leopardo" di luce ed ombra. In questo caso trovo sempre difficoltoso capire cosa realmente c'è sul'asfalto fino a che nn vi sono proprio vicino, tanto che qche anno fa scivolai (per fortuna a 2 all'ora, ma moolto vicino al guard-rail che mi delimitava da un piccolo dirupo....), proprio perchè quella che mi sembrava un'ombra era in realtà un buca colma di brecciolino. Poi, la strada era di montagna ed eravamo quasi in cima, quindi il fondo nn era dei migliori e forse io nn avevo scelto la traiettoria più conservativa. Ma tant'è...
Secondo me inutile confrontare la guida in pista con quella di strada: a parte le ovvie basi comuni, le situazioni sono troppo differenti!
 
3988394
3988394 Inviato: 23 Mar 2008 11:32
 

premetto che in pista non ci sono andato ma per strada quando ho andature allegre noto che la concentrazione nell'analizzare la strada diventa prioritario rispetto alla guida della moto.
nei tornanti io guardo o cerco di guardare come gira la strada e man mano guardo cosa cè a terra e la guida vien di conseguenza.
noto per esempio quando si è in gruppo che chi è più impacciato alla guida, il casco è sempre in direzione della ruota mentre gli altri guardano altrove , alla prossima curva o comunque molto più avanti .guardando il motogp invece vedi addirittura i piloti che guardano completamente da un'altra parte rispetto a quel che stanno facendo .in pista cerchi come fare la prossima curva e non ti devi preoccupare del bricciolino, la buca la macchia d'olio,di una strada che non conosci, o di mille altri imprevisti possibili. forse guardare la ruota anteriore può dare una falsa percazione di sicurezza perchè come qualcuno ha sottolineato quando guardi troppo vicino è sempre troppo tardi per comportarsi nella maniera giusta per fare una correzione. e allora cosa si fa ? si va pianissimo ma la sicurezza è sempre poca.
l'ideale secondo me è guardare abbastanza avanti in rapporto alla velocità perchè se vado forte che guardo a fare la ruota anteriore?
 
4022511
4022511 Inviato: 27 Mar 2008 11:12
 

Premetto che in pista con una due ruote non ci sono mai stato, ma con 4 ruote si, parecchie volte, ho guidato quasi tutti i tipi di macchine esistenti. So qualcosellina anche di come si dovrebbe guidare in pista una due ruote, ma non l'ho mai provato di persona. Sicuramente nella guida sportiva in pista sono molte meno le possibilità di imprevisti, proprio perchè come già qualcuno ha detto, hai già provato cosa c'è nella curva che stai per affrontare. In strada invece gli imprevisti sono mille, a meno che tu non abbia fatto la stessa curva mezzora fa. Io credo nella realtà che nessuno di voi faccia quello che ha scritto di fare, in relazione allo sguardo. Questo perchè il nostro modo di vedere non è come quello di una macchina fotografica. Con una macchina fotografica si effettua una zoomata e si va a guardare "solo" quello che ci interessa, e lo si guarda ravvicinato. Ora, il punto è che si ha sempre l'impressione se si guarda una cosa lontana di vedere solo quella e di star guardando solo quella, ma nella realtà l'occhio continua a vedere tutto, e nello stesso modo di prima. E il cervello registra tutto, e nello stesso modo di prima. Solo che il cervello ci fa prestare attenzione solo a quello che in quel momento reputa di prioritaria importanza. Se siamo in giro a piedi per la strada in centro il cervello ci permette di guardare solo quello che interessa al noostro "conscio". Nel caso che si stia guidando, e soprattutto se si sta guidando vicino al limite, il livello di concentrazione sale al punto che a volte non ci si rende nemmeno conto di cosa ci sta "sfilando" accanto. In pista questo avviene ancora di più. A provocare questo spostamento di attenzione del nostro cervello è il livello di percezione del pericolo. Nessuno di noi è in grado di obbligare il cervello a non lanciare un'occhiata a quello che lui ha identificato come pericolo. Almeno la prima occhiata il cervello gliela da (e usa gli occhi per quello), e se poi reputa che il pericolo sia tale, un pericolo vero, non riuscirete mai a girarvi a guardare altrove. Chiunque abbia mai avuto un incidente sa che guardava sempre e solo a dove stava andando a finire. Ma il cervello aveva visto anche tutto il resto, e se ne resto c'è qualcosa che poi riculta essere importante, vedrete che il cervello l'ha visto registrato, perchè ve lo ricorderete. Ma li a caldo non l'avevate nemmeno notato. La mia esperienza personale da questo punto di vista l'ho avuta in pista, a Imola, vecchio tracciato, quando le Acque Minerali erano ancora quel Toboga che erano prima delle modifiche al cicuito del '94. Appena uscito dalla variante in discesa, mentre percorrevo il piccolo raccordo che porta alla curva in salita che butta sul rettilineo che porta alla variante alta, qualcosa mi ha centrato da dietro buttandomi nella via di fuga (non ero in moto, come ho detto son stato in pista solo con 4 ruote). Li per li no, ma descrivendo l'incidente come l'avevo vissuto ai box mi sono accorto che il cervello aveva registrato un oggetto muoversi nello specchio destro mentre percorrevo la seconda semicurva della variante (quella che piegava a sinistra riprendendo la direzione della discesa precednte alla variante). L'oggetto che avevo visto muoversi (ma che li per li nemmeno avevo notato perchè ero concentrato sull'impostazione della terza semicurva e l'uscita dalla variante), era la bmw che mi aveva centrato in pieno.

Scusate la lunghezza, ma tutte ste spiegazioni sono per dirvi che non siete voi a decidere dove guardare, ma il cervello, e quando stiamo "giocando" in frazioni di secondo, non vi illudete di poterlo comandare, lui decide.

O pensate che la frenata di emergenza siete voi a farla???

A me hanno insegnato a guidare senza pensare, e me lo ha insegnato chi ha vissuto tutta la vita in pista (con 4 ruote, mi ripeto). La frase che mi diceva era "se stai pensando a cosa fare è già tardi per farlo". Con la moto, che per me è una novità assoluta dato che non è nemmeno un anno che ce l'ho, mi son trovato subito bene per questo. Non penso di essere in moto, ma cerco di sentirmi come la mitica rana pazza. Guida la moto, ma non ha la moto sotto il c@@o.

Giulio
 
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