nerowolfe79 ha scritto:
no, per cambio sequenziale si intende un dispositivo in cui i rapporti si innestano appunto "in sequenza", senza la possibilità di "saltare" marce. i cambi motociclistici oggi sono tutti di questo tipo (in attesa che de_corsa riesumi qualche biroccio medievale con cambio ad H)
perché, dò l'idea di essere un pò nostalgico?
a volte per spiegare - bene - una cosa è necessario partire dall'inizio
però a volte sono informato anche degli ultimi ritrovati della tecnica... e quindi:
a voler essere antipatici puntualizzatori, in meccanica gli attuali cambi da moto si definiscono "a cascata" (d'ingranaggi) e non sequenziali...
i cambi a cascata sono poi quelli che meglio si prestano al comando sequenziale, anche se a rigor di tecnicismo quando si parla di sequenziale s'intende un sistema sequenziale così come descritto, ma completato dall'automatismo della funzione della frizione ottenuta ad esempio con una selezione elettromagnetica o elettroidraulica del rapporto.
il primo sistema è stato usato anche per i cambi meccanici a presa diretta con comando semi-automatico (es.: Simca anni '70) - il secondo per gli automatici di tipo epicicloidale assistiti da convertitori di coppia (Borg Warner anni '50)
quindi nati un pò dopo il medioevo. anche un pò dopo il rinascimento, ma non è detto che Leonardo non ci avesse già pensato...
forse con i futuribili motori a propulsione ionica si vedrà finalmente qualcosa di nuovo sotto il sole