Comincio dal fondo....
flamel ha scritto:
Che ne dite?
Ottima idea! mi piace!
flamel ha scritto:
1. Costituire un database (annesso al forum) degli infortuni motociclistici e della loro tipologia, basandoci sulla segnalazione volontaria degli iscritti al Tinga (siamo tanti, sfruttiamolo), creando una statistica per la tipologia degli incidenti, delle cause e delle parti anatomiche (o anche meccaniche) interessate.
Una parte è stata fatta dall'ACEMBIKE - associazione di costruttori di moto:http://maids.acembike.org/
Ovviamente ha finalità diverse, quindi utilizza dati diversi. In ogni caso, è parecchio interessante.
Citazione:
2. Costruire una scheda di valutazione del rischio motociclistico, come si fa nell’antinfortunistica nel settore industriale. Normalmente si parte dalla descrizione dell’ambiente (la strada, con le sue caratteristiche base) poi si procede con l’identificazione dei fattori di rischio (velocità, aderenza, visibilità, traffico, condizioni del veicolo etc.) e ad una loro classificazione prioritaria, utilizzando il suddetto database, poi si passa all’identificazione delle proposte di protezione dal rischio corrispondenti.
E' un progetto interessante, la domanda però è... abbiamo le competenze necessarie?
Mi spiego: se chiedi a chiunque sul forum qual'è la prima causa di incidente, o il fattore di rischio maggiore, 9/10 ti risponderanno "automobilisti indisciplinati". Poi circa il 5% ti dirà "strade in condizioni pietose", il 3% ti dirà "velocità" e il 2% ti dirà "non mi interessa capitano solo agli altri".
Ma sono dati reali? O è solo una percezione errata? Io direi - a occhio - che il fattore di rischio maggiore è la velocità. Vedo folli viaggiare a 90km/h sui sanpietrini con la pioggia in città... Però se chiedi a Giorgillo ti dirà che è imperizia alla guida, e che la velocità è raramente un rischio.
Vuole essere critica costruttiva, ovviamente: hai idea di come risolvere il problema, come valutare correttamente i rischi?
Inoltre... siamo un campione rappresentativo?
Citazione:
Lo strumento di base dovrebbe essere una scheda da compilare in forma anonima, magari usando il nick per evitare duplicazioni dannose. La scheda dovrebbe essere proposta dai volontari di cui sopra, perché un minimo di professionalità ci vuole nel mettere le poche cose essenziali e non le sbrodolate tipo l’ultimo censimento. E’ meglio sapere le cose fondamentali che perdersi in una marea di informazioni difficilmente aggregabili.
Questo è facile da fare con un db... inoltre, possiamo buttarci dentro tutte le info che vogliamo: mal che vada le ignoriamo (un database permette queste cose), ma averle puo' risultare utile nel caso noi si decida che sono utili, in futuro.
Citazione:
Fra i risultati che mi attendo dovrebbe esserci anche una valutazione dell’efficacia reale dei dispositivi di protezione sulla base della frequenza degli eventi.
Una valutazione reale andrebbe fatta su un numero parecchio maggiore di sinistri, con e senza protezioni. Ma è un inizio.
Quanti pensano che questa cosa aiuterebbe?