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Inviato: 12 Ago 2007 10:39
Oggetto: [Mini report] Pomeriggio nel Sulcis (Sardegna) 11-08-2007
Oggi vado a trovare il mio caro lord_randal che ormai risiede stabile ad Iglesias. Il tempo è un po’ incerto ma vogliamo far fare un giro anche a Tabatha
Mi porterà in giro per le bellezze del Sulcis tra natura, storia e… tante curve!!!
Già che ci sono mi porto dietro la digitale, magari riesco a fare un report, anzi mini report carino.
Parto in treno alle 14.16 e dopo un’oretta di viaggio arrivo e vedo subito il mio cavaliere con il suo baldo destriero: quindi subito in sellaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!
Ecco il nostro giro: cartina
Ci lanciamo subito per le curve di fluminimaggiore, e che curve! Spettacolari, mai visto lord che piega ed eccolo alla sua prima strisciata di stivale, beh che dire, complimenti
prossimo acquisto: saponette!!!
Procediamo verso il tempio di antas, io non l’ho mai visto così andiamo a vederlo. Lord dice che è davvero cambiato, oggi all’entrata c’è un bel giardino con chiosco annesso e… si paga il biglietto!!! “Solo” 3 euro a testa… E dire che qualche anno addietro era semi-abbandonato
Descrizione tempio di antas:
La valle di Antas fu abitata fin dal periodo nuragico, poi attirò l'interesse dei Cartaginesi (Punici) e successivamente dei romani per la ricchezza dei giacimenti di piombo e ferro. Il periodo di interesse va dal Bronzo finale (1200-900 a.C.) al terzo secolo d.C.. Qui si possono osservare le maestose rovine del Tempio Punico-Romano dedicato all'adorazione del Dio eponimo dei sardi SARDUS PATER BABAI.
TEMPIO PUNICO: il primo tempio dedicato al Sid Addir Babai, rappresentava la continuazione del culto nuragico del Dio Sid Addir. La sua costruzione si divide in due fasi: la prima risale al 500 a.C., successivamente (300 a.C.) avvennero una serie di trasformazioni in particolar modo riguardanti le decorazioni esterne.
TEMPIO ROMANO: il tempio fu scoperto nel 1836, il prospetto è tetrastilo e si presenta con quattro colonne frontali e due laterali. Le colonne, alte circa 8 metri, sono sormontate da capitelli in stile ionico. Tra i ritrovamenti più significativi nell'area del tempio ricordiamo: doni votivi come statue in bronzo, lance in ferro e circa 1000 monete.
Comincia a piovigginare… brutta storia… vediamo comunque di rituffarci tra le curve ed è il caso di dirlo: la pioggia!
Procedendo il tempo migliora.
Ecco per la strada l’ingresso di una miniera… (a breve, speriamo, un tour delle miniere)
Si decide per una capatina a portixeddu dove speriamo di trovare due baldi giovani nonché tingamici
daimond c’è! Ecco la sua moto (e notate l’adesivo del tinga )
Scrutiamo la spiaggia, dato che non risponde al cellulare…
Ma eccoli uscire dall’acqua, così riusciamo a scambiare due chiacchere
Ammirata ancora una volta la spiaggia ci dirigiamo proprio al porto. Veramente molto carino.
Io abbraccio un tetrapode, non ne avevo mai visto uno dal vivo, sarà contento il mio prof di trasporti marittimi
Ripartiamo verso Cala Domestica, si racconta essere una meraviglia, e lo è… peccato per la luce , al momento era nuvolo. Penso sia molto più bella col sole
Volevo solo far notare una cosa… ovunque ti giri nel sulcis-iglesiente vedi resti di vecchie miniere
Di nuovo in sella alla volta di Masua e del suo Pan di zucchero, e ovviamente ancora curve spettacolari, mi spiace solo non si vedano bene in foto.
Penultima tappa: una terrazza belvedere, da dove oltre che lo splendido panorama si può scendere per ammirare la Laveria Lamarmora
Quest’oggi mi sto proprio divertendo a fare foto, peccato che la batteria si sia stancata. Ma non demordo, ancora qualche foticina magari la fa, cerco di non farla stancare molto.
Decido di scendere per un pezzetto, solo per farne qualcuna. Lord non se la sente dati i pesanti stivali e rimane ad aspettarmi…
E' una zona selvaggia e solitaria, sovrastata da rocce policrome a picco, mentre dal mare azzurrissimo si ergono superbi faraglioni calcarei.
Nella mia piccola discesa penso… “ora ci sono, vado un po’ più in là” e scopro una terribile scalinata. Mi fermo? No! Ostinata li percorro tutti.
Avviso dario che mi sto divertendo a “fare” gradini. Lui ride, scoprirò dopo il motivo…
Arrivo, faccio le foto di rito, mi spavento guardando la scogliera (forse sto un po’ esagerando ma non mi ha fatto un gran bell’effetto) e mi preparo per rientrare.
Dopo i primi 139 gradini sono ancora viva. Ma sono solo gli ultimi, quelli che costeggiano la Laveria.
Dopo: Il Panico!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Altri 300 gradini!!! Si perché visto che c’ero mi sono messa a contarli, spero di aver fatto giusto.
Li ho saliti piano piano, fermandomi ogni tanto, ma vi giuro che è stata dura, mi tremavano anche le gambe… e non ridete! Fateli voi!!!!
Arrivata quasi alla meta lord mi vede, paonazza, e rispondevo solo a gesti… “Chiamo l’ambulanza?” ho fatto un cenno del capo che voleva dire “si grazie, l’ambulanza con la sua bombola d’ossigeno mi occorrerebbe”
Descrizione:
La Laveria Lamarmora (1897), eretta a strapiombo sul mare è, per questo motivo, tra gli edifici maggiormente interessanti dal punto di vista paesaggistico della Sardegna. Fu una tra le più moderne del secolo disponendo di una parte dei sistemi adottati nella Laveria Malfidano a Buggerru. Recentemente è stata oggetto di restauro da parte della Soprintendenza ai Monumenti delle Province di Cagliari e Oristano, volto al consolidamento delle strutture murarie. La Laveria è stata, in questo modo, salvaguardata da pericolosi cedimenti che stavano per interessare gli ampi archi. Questo edificio, è collegato alla sovrastante passeggiata panoramica, ricavata dal vecchio tracciato ferrato che portava il materiale alla Laveria, mediante una lunga e ripida scalinata.
Ancora tremante salgo più o meno sorridente sulla moto e proseguiamo verso l’ultima meta: la spiaggia di Fontanamare.
Tra le curve troviamo il modo ancora di scattare qualche foto e vi mostro il paesaggio dato da Fontanamare, la Spiaggia di Mezzo e Sa Punta 'e s'Arena, nell’affascinante golfo di Gonnesa.
Arriviamo nel grande parcheggio, oramai il sole sta per tramontando e io non prenderò mai il treno delle 20.
Che fare allora? Ci mangiamo un bel paninozzo dai caddozzoni come si dice da queste parti
Beh, ora è veramente giunta l’ora di andare…
Ciao Sulcis, Ciao Iglesias, Ciao Da, a presto!
Grazie lord per la splendida passeggiata e la collaborazione del report
E grazie a voi per esservi sorbiti questo mini-report
Ultima modifica di rei-hime il 12 Ago 2007 22:47, modificato 6 volte in totale