Un gran bel giro!.
36 moto alla partenza a Montecchio Maggiore, diventate poi una cinquantina con i puntelli di Arsiero e Calliano. Alla conta sono mancati alcuni amici di Marostica che, causa caduta di un paio di bikers sabato, hanno preferito rinunciare. Partenza in orario come da programma alle ore 9.15 e dopo la noiosa fase di trasferimentofino ad Arsiero (il solito traffico domenicale) il serpentone (uno spettacolo) si inoltra per la val posina e su fino al passo della borcola. La strada non è particolarmente larga ma i ragazzi gliene hanno dato, e molto tanto che ci si doveva fermare un attimo al passo, ma per la forza d'inerzia hanno proseguito per la val di terragnolo. Il percorso prevedeva la deviazione per Serrada e quindi Folgaria (strada veramente splendida) ma alcuni ragazzi hanno proseguito per Rovereto. Poco male ci siamo trovati poi tutti a Calliano e nel frattempo hanno tenuto compagnia a Cris86, Dan, Mario e Marina i nostri amici trentini che ci stavano aspettando. Sosta a Folgaria per aspettare i ritardari e quindi giu' a capofitto fino a Calliano. Da qui, per la destra adige condotti da Mario e Marina siamo arrivati a Loppio e quindi inizio della Val di Gresta. Ci sarebbe da fare qualche annotazione turistica paesaggistica ma credo che nessuno di noi abbia avuto modo non solo di guardare, ma nche di pensare ai paesaggi. Alla vista delle prime curve i polsi destri hanno cominciato ad assumere posizioni innaturali con l'avambraccio che piegava verso il basso. Che belle strade fino a Ronzo Chienis. Strade che ti riconciliano con il mondo e ti fanno apprezzare sempre di più la moto. : Duiversa, ma non meno bella la strada che da Chienis porta al Passo Bordala. Qui al passo, ci siamo fermati per la pausa pranzo; ai 1200 metri si stava bene ed i bikers hanno potuto rifocillarsi per ricaricare le batterie dopo una mattina che definire intensa è riduttivo. Qui l'unico piccolo inconveniente della giornata. Due amici che si erano attardati hanno sbagliato strada ed hanno proseguito fino a Trento. Scambio di alcuni sms, brevi ma precise indicazioni stradali e anche loro (con un po' di ritardo) si sono aggiunti al gruppo. Qualche porco appena arrivati e tolto il casco ma nulla di più. Dopo la sosta pranzo inizia il tratto pomeridiano e attraverso la valle di Cei (e laghetto omonimo) ci dirigiamo verso il gruppo del Bondone. Non abbiamo la classica Trento Bondone, pittosto trafficato ed oggetto di controlli ma ci siamo inerpicati per Garniga Terme, con le sue stradine scoscese ed i panorami regalati sulla vald'adige (ma per i motivi detti prima penso che gli occhi fosserro solo per la strada). Anche qui polsi in posizione innaturale. Discesa verso la Valle dei Laghi. Strada ampia, bella ed ottimo asfalto dove alcuni (tutti) hanno testato le proprietà del proprio mezzo. Ad un certo punto, inchiodata e sosta per ammirare il punto da dove si lanciano con il parapendio!. Da paura: sono 1350 metri di dislivello (a strapiombo). Proseguiamo e dopo aver superato il laghetto di lagolo ci dirigiamo per la valle dei laghi (Santa Massenza, Toblino, Cavedine) e per le marocche di Dro arriviamo ad Arco. Il gruppo comincia a dividersi: i bresciani ci salutano. Gli altri imboccano la stradina che da Arco si inerpica per il passo di Santa Barbara e per riportarci a Ronzo Chienis (anche qui ci sarebbe da fare il discorso dei polsi) e da Ronzo Chienis a Mori. Salutiamo gli amici di Rovigo e noi proseguiamo per la Rovereto e la Vallarsa. Che dire, qualcuno deve aver sparso la voce che l'ultimo arrivato al passo di pian delle fugazze avrebbe pagato da bere! (siccome il gruppo è abbastanza tirchio vi lascio immaginare il percorso). Chi aveva le gomme non messe molto bene, al passo non ce le aveva proprio più. Al passo sosta proprio meritata e dagli occhi di ognuno di noi traspariva la gioia di una bellissima giornata passata in compagnia.
Gran bel giro, un grazie veramente a tutti.
, una delizia per gli occhi 
)
Grazie di avermi moto-trespolata!! 
