de_corsa ha scritto:
qualche precisazione:
se parliamo di raffeddamento a circolazione forzata, la capacità di smaltimento di calore a veicolo fermo è un tantino a favore del rafreddamento ad aria.
e ciò perché il raffreddamento ad aria forzata prevede un ricambio continuo dell'aria che dipende esclusivamente dai giri del motore e non dalla velocità di marcia.
infatti parecchi motori stazionari si giovano del raffreddamento ad aria forzata.
i raffreddamenti ad acqua di oggi sono praticamente tutti a circolazione forzata, se escludiamo qualche applicazione (perlopiù vecchie modifiche) a moto convettivo, ovvero senza pompa.
ma la distinzione che bisogna fare è se l'impianto prevede una ventola azionata da un termostato oppure no!
- se non c'è alcuna ventola, anche un raffreddamento ad acqua, sostanzialmente più efficace di uno ad aria (per via della maggiore capacità di un liquido di accumulare calorie rispetto ad un gas come l'aria) può rivelarsi insufficiente se il veicolo rimane fermo o procede a velocità molto limitata per molto tempo;
- se c'è una ventola sempre in funzione, l'impianto si comporta in modo simile ad un raffreddamento ad aria forzata e non dovrebbe entrare mai in crisi;
- se c'è una ventola azionata da un termostato, dei quattro sistemi presi in considerazione, per il motore, è il miglior impianto possibile in quanto pur offrendo una potente azione di raffreddamento, consente al motore di non lavorare a temperature troppo basse, che sarebbero dannose ai fini delle usure e della lubrificazione.
Mille Grazie,sei davvero molto esperto... Minimi dettagli