Davide ha scritto:
Intanto procederei per gradi: partiamo con una proposta di progetto, vediamo cosa si potrebbe fare e come, ne discutiamo piana piano e vediamo cosa ne salta fuori. Tante idee (purtroppo) dopo poco scemano poerchè raccolgono entusiasmo inizialmente ma poi nel concreto nessuno fa nulla.
Nome: propongo
AIUTEM: vuole dire "Aiutatemi", sempre in dialetto casinese, ma sarebbe l'acronimo di:
Associazione
Italiana
Utenti
Tingavert per l'
Educazione
Motociclistica
Anche se ripeto prima ci sarà da vedere cosa e come farlo (l'idea del nome l'ho messa perchè mi è balenata...)
Sto anche a vedere che piega prende il topic perchè è stata proposta un'altra cosa che potrebbe forse sposarsi con questa: un gruppo di volontari Tinga che insegni agli utenti novizi come guidare: il nome proposto era
TingaTutor ed è un'idea di chico.
Parsifal_SK ha scritto:
si potrebbe provare a contattare il ministero dei trasporti e cercare di capire cosa si può fare e come... basandosi magari su altre analoghe iniziative... però bisognerebbe presentarsi come motoclub... magari possono fornire materiale o altro... di solito appoggiano iniziative del genere... vedi per esempio il campionato di guida sicura (www.cgs2006.it)... alla fine non servirebbe che ci fornissero gran che... solo che rendessero più "ufficiale" l'iniziativa... tenendo conto che alla fine lo faremmo come volontari credo che potrebbero prendere in considerazione l'idea...
isa ha scritto:
ciao sigma leggo solo ora e devo dire che sono molto contenta che si parli di questo
ti do tutta la mia disponibilità sia per l'ideazione, l'organizzazione e se serve per contattare a livello locale le associazioni o il comune per organizzare qualcosa
ho partecipato tempo fa a una campagna sulla sicurezza stradale
Link a pagina di 1-life.info organizzata dalla croce rossa essendo io una volontaria c.r.i. (in standby al momento per altri motivi..)
come detto dagli altri, ci sono varie possibilità.. dalla più semplice alla più complessa da organizzare....
- sentire il comune e predisporre un chiosco informativo nelle nostre città
- sentire le associazioni locali del settore (anche di volontariato) e appoggiarci a loro per avere strutture e visibilità
- contattare le scuole per tenere brevi presentazioni
- sentire le maggiori associazioni, il ministero dei trasporti o persino la comunità europea
il punto è...cosa vogliamo fare di preciso? perché ci sono già altre associazioni che si occupano di questo...
magari diamo una sbirciatina a quello che fanno gli altri per offrire cose diverse o qualcosa di più
io sono disponibile
p.s.
chico è un grande! e soprattutto è stato il mio tingatutor virtuale!!!
Davide ha scritto:
Io sto seguendo da spettatore questa discussione, le mia idee sono le seguenti:
- Prima di chiedere appoggi esterni cercherei di capire bene cosa abbiamo intenzione di fare e come; credo che una mail di richiesta aiuto sia un po' "povera" senza bene specificare quali sono le nostre precise intenzioni.
- Se decideremo di "insegnare" in qualche modo la prevenzione ai ragazzi delle scuole, io farei delle lezioni terra a terra come accade un po' su questo forum, esempio: sappiamo che il 50% della gente vuole impennare con il motorino? Allora prima diciamogli che è illegale, poi insegnamogli a impennare ma mentre lo facciamo diciamogli come farlo per evitare che possano causare incidenti (es.: nei parcheggi, su dritti con visibilità in strade non trafficate). Tanto lo farebbero lo stesso ma almeno ci ascolterebbero (perchè gli interessa impennare) e forse lo farebbero meglio.
- E ormai che ci hanno ascoltato, iniziamo a arlargli delle protezioni. Sulle protezioni vorrei dire una mia idea: perchè non convinciamo i ragazzi che i vestiti con protezioni sono capi belli, di moda e da veri motociclisti e non obblighiamo i genitori anzichè a regalargli delle caxxate a regalargli una giacca con le protezioni?
- Il mio appoggio che posso dare a questo progetto per ora è questo, man mano che il progetto prenderà corpo si potrà ovviamente anche aumentarne la visibilità. Per ora siamo allo stato embrionale. Io partirei intanto con un progetto pilota in una scuola, per vedere cosa possiamo fare e come funziona. Prima però continuerei a buttare giù le nostre idee fino a raccoglierle in un unico documento dal quale potrà scaturire il nostro "programma scolastico" e dare via al progetto pilota.
Calimar ha scritto:
Uhm... secondo me la scuola è il posto PEGGIORE. Mi spiego.
Quando eravamo a scuola e ci propinavano le lezioni carine su educazione sessuale, educazione stradale, educazione civica, educazione frutta e verdura che facevamo?
Copiavamo i compiti, cercavamo di intortare quella del banco di fianco o roba così. Sono cose "imposte dall'alto", e non funzionano.
Quello che funziona di più, con i ragazzi, è la cosiddetta "peer pressure". Il concetto di "moda" deriva proprio da quello - l'essere umano, essendo animale da branco, vuole "appartenere". E imita il comportamento del gruppo a cui vuole appartenere.
Ironicamente, arrivare fuori da una scuola a orario d'uscita con 20 moto tra supersport e custom e naked e motard e tutto il resto, tutti belli bardati, e stare lì a chiacchierare scambiando storie di incidenti e morti scampate a forza di protezioni... è molto più produttivo: i ragazzi escono e vedono la moto dei loro sogni (che sia il gixxer o l'r1 o il 999 o il fat boy o quel che sia) e vedono un gruppo di motociclisti. E sono tutti bardati e protetti.
Nell'ambito scolastico raggiungeremmo solo quelli che, in un modo o nell'altro, si sarebbero già mossi da soli in questa direzione. Invece quelli che dobbiamo raggiungere sono gli altri, i fighetti - perché son loro i modelli: pieni di ragazzine, considerati fighi, eccetera. Una volta che convinci quelli, saranno loro a convincere gli altri. O se convinci tutti gli altri, il "fighetto" cambia.
Ma se cerchiamo di fargli la lezione la accoglieranno con quella diffidenza e quella sufficienza che abbiamo sempre avuto anche noi (o almeno io)... è dall'altro, viene dai "grandi", da un altro mondo - uno che non ci riguarda veramente.
Mia opinione
Davide ha scritto:
Questa idea mi piace moltissimo! Preannunciare iufficialmente il nostro arrivo qualche giorno prima in modo che i ragazzi avvisino i genitori che arriveranno due ore dopo, arriviamo noi in gruppo all'ora di chiusura e aspettiamo chi vuole venire ad ascoltare.
Chi vuole venire viene lì, mangia il panino mentre ascolta e parliamo di moto.
Potrebbe anche essere un'idea alternativa, non so quanta gente potrebbe venire.
.....
Non vi preoccupate che i mezzi li abbiamo e se non li abbiamo li costruiamo
Se sarà, sarà qualcosa che facciamo noi dall'inizio alla fine, sarà la nostra soddisfazione e sarà il frutto delle nostre e solo nostre idee
Parsifal_SK ha scritto:
su questo posso anche essere più che d'accordo... ma se non contattiamo qualcuno per sapere esattamente fino a dove possiamo spingerci e cosa ci serve... tipo permessi... qualifiche o altro... non riusciremo mai a buttar giù una scaletta... non credo che possiamo presentarci di nostra iniziativa da un preside e dirgli:"salve... noi siamo dei motociclisti convinti e iscritti al tinga e vorremmo parlare ai suoi ragazzi per convincerli a mettere il casco... quando passiamo?"
capito che intendo? credo ci sia bisogno di un po' di burocrazia... se non altro... non possiamo entrare liberamente in un istituto scolastico pieno di minorenni se non siamo autorizzati... potremmo essere dei pazzi furiosi pronti a fare una strage per quel che ne sanno loro... e soprattutto... se non sappiamo quali limiti esistono... come facciamo a decidere cosa spiegare e come?
di sicuro eviterei le prove pratiche... almeno all'inizio... se poi la cosa si ingigantisce credo che si possa facilmente reperire mezzi, strutture, permessi e assicurazioni... ma non possiamo partire a costruire la casa dal tetto...
divertenti diapositive (tipo i disegni di yellowkid)... racconti... gadget... ma soprattutto ironia e spirito di gruppo secondo me stanno alla base di questa iniziativa... mischiarsi con loro e farli diventare parte del gruppo...
provo a buttar giù quello che secondo me si potrebbe fare...
ammesso che ci venga concesso...
entrata in grande stile... più siamo e meglio è... ovviamente tutti bardati dalla testa ai piedi... con un po' di festa e casino... in modo da attirare subito l'attenzione... e magari tutti con la magla del tinga
sempre sorridenti e scherzosi...
ci si presenta... si presenta il motoclub e si spiega come entrare a farne parte...
si spiegano le ragioni che hanno spinto i fondatori a crearlo... e poi le ragioni che hanno spinto noi a realizzare questa iniziativa...
poi si potrebbe dividere in gruppi i partecipanti ed iniziare a coinvolgerli in una specie di gioco mirato che creerà gli esempi di quello che può accadere per strada... simulazione della dinamica di un incidente... ovviamente le cavie saranno loro stessi...
non dobbiamo essere noi a dare le nozioni... ma loro a ricavarle...
fargli capire cos'è il grip... come valutarlo... fargli capire come risponde un mezzo a due ruote sottoposto e carte sollecitazioni... ma devono capirlo e arrivarci da soli... noi dobbiamo solo indirizzarli... farli parlare... farli raqionare...
fargli vedere come cadere nel modo migliore... spiegandogli che non esistono motociclisti che non sono mai caduti... ma solo motociclisti che devono ancora cadere...
farli ragionare su quali sono le parti del corpo più a rischio durante una caduta... e mostrargli quanto poco basta per danneggiare anche in modo irreparabile quelle parti...
fargli capire come funziona la dinamica delle frenate...
per realizzare tutto questo bisogna mettersi li a inventarsi qualcosa.. ho già spiegato in qualche post precedente un paio di idee in merito...
ora bisogna capire quanto di questo può essere realizzato e come...
Frank-NY ha scritto:
io concordo sulla bontà del progetto...il punto è che quando lo stesso sarà definito nei particolari ad occuparsene dovranno essere persone selezionate tra coloro che hanno la testa sulle spalle, che hanno un minimo di credibilità nel momento in cui si pongono davanti ad una platea di ragazzini che in quanto tali sono solo giovani...non scemi!
credibilità che tra quelli che conosco in questo forum può avere Davide, Mauro, Anto, Francy-sub, Isa, Jackseba...di sicuro non chi giustifica impennate e sfrecciate nei centri urbani a 100Km/h!
inutile cambiare topic e mandare frecciatine senza dirla tutta....con una iniziativa del genere il Tinga si presenta in prima persona e non sarebbe piacevole vedere qualcuno che dice: "che bello oggi viene a spiegarci come si va in moto sicuri un diciannovenne che porta una moto che non può portare!"
ilmio sostegno all'iniziativa lo posso dare a livello logistico ma non mettendo la mia persona a tale scopo...perchè non so essere diverso da quello che sono..si uso il casco integrale, giacca con le protezioni ma di infrazioni ne faccio tante, d'estate magari mi sposto qui a Sorrento in manichg corte perchè a 35°C non ci giro protetto di tutto punto se devo andare ad un appuntamento di lavoro e non voglio arrivarci inzuppato!
ho sempre cercato di armonizzare quello che dico con quello che faccio!
il discorso del sud è troppo arrangiato per come lo pone Sigma....è vero, andare in una scuola a napoli non equivale andare in una stessa scuola di milano, è una questione culturale....difficilmente gli fai cambiare idea a provare non costa nulla....dopotutto cosa puoi rispondere ad un ragazzino che ti dice che se si mette il casco la gente per strada gli intima di toglierlo?nulla...devi solo pensare che lo Stato è assente e la vita in pericolo del ragazzo è una diretta conseguenza della sua latitanza da certe zone!
i miei appunti vogliono solo essere costruttivi, è quello che non avete capito, soprattutto quando mi iene detto "che ce ne fotte se fai il pazzo"...bene ...cominciamo davvero bene...alla faccia della sensibilizzazione...!mah!
Calimar ha scritto:
Uhm... ma una via di mezzo no?
NESSUNO di noi va a 30 km/h. Nessuno di noi è tanto ligio da non commettere MAI infrazioni, o sbaglio?
Pero' non tutti noi andiamo in giro a 170km/h in città impennando... (beh io i 100 li ho anche toccati in moto
, e la velocità MEDIA di OGNI veicolo in certi punti della circonvallazione di milano è 80km/h).
Ora, non chiamerei ghost rider, ma non butterei fuori a calci un guidatore normale. Uno che arriva con le gomme chiuse e le saponette finite è molto, molto, molto più efficace di uno che arriva come arriverei io con la gomma spiattellata dall'autostrada. Il manico fa colpo, e se il manico viene lì e ti dice... "OCCHIO!! che ci muori!" non pensi "massì questo ha paura e vuol farmi andar piano perché si caga sotto lui". Pensi "azzo, questo ci sa andare in moto, eppure si mette tutto addosso..."
Secondo me servono entrambi. Lo smanettone che è manico e il tourer.
Lu75 ha scritto:
Dunque, il mio pensiero:
premetto che già per mestiere mi è capitato di fare educazione stradale nelle scuole, e vorrei dire che il metodo "Calimar" (quotato e corretto da Davide) sicuramente sarebbe il più efficace.
Riassumendo:
1) se ne parla col preside e si ottiene l'autorizzazione. "Pubblicità" molto enfatizzata nella scuola, almeno una settimana prima.
2) il"giorno fatidico" almeno 4-5 di noi tutti bardati (se c'è anche una ragazza è il TOP dei TOP), con moto di diversa estrazione (almeno un paio di supersportive!)
3) si inizia a parlare coi ragazzi delle problematiche sulla sicurezza, aneddoti, ecc.ecc.
4) si invita, chi è interessato, ad approfondire (si ottengono più risultati meglio se anche il lavoro di "propaganda" fatto nella/dalla scuola è stato buono) in un'aula appositamente predisposta per la "teoria".
5) alla fine della lezione si illustra ai ragazzi della possibilità (futura, da decidere di volta in volta) di un minicorso in pista (dalle mie parti ce n'è qualcuna potabile a prezzi altrettanto potabili). P.S.: Basta un katodromo o pista supermotard.
6) Il tutto dovrebbe essere "condito" (sarebbe il massimo) da un dottore o fisioterapista per approfondimenti medici, che si ponga però in modo non troppo "professionale". Un tipo alla mano insomma! Ce ne sono anche fra i dottori
7) una cosa ben strutturata quindi, con la partecipazione e il patrocinio del preside, con un preavviso ai genitori, con una locandina simpatica creata da qualcuno qui del Tinga (ce ne sono di bravi!) da appendere nelle bacheche della scuola.
Man mano che mi vengono idee le posterò...io sono a disposizione!
Edit: quoto un tingavertiano (mi pare Calimar) che ha detto che per aver successo in queste cose, si deve cercare di ricolidizzare il comportamento e il "pilota" scorretto a vantaggio di quello corretto con atteggiamenti corretti. La chiave è lì.
Quanto riportato è un estratto degli interventi più significativi del primo thread sull'aiutem.
Ho omesso tutte le polemiche di chi non condivide la bontà del progetto: ormai noi abbiamo deciso di portarlo avanti, quindi è inutile dire "per me non funziona". Non cerchiamo pareri di questo tipo, almeno in questa sede: nel topic intervengono le persone interessate all'iniziativa e sono bene accetti suggerimenti costruttivi. E' come quando si programma un giro: chi non lo gradisce può semplicemente non partecipare!
Ricapitolando, dobbiamo costruire una bozza programmatica, tenendo presente che non andiamo a propinare la canonica (e pallosa) lezione frontale, ma, oltre alle informazioni, andiamo a offrire la nostra esperienza e dobbiamo trasmetterla in modo coinvolgente rispetto al nostro target.
Dobbiamo, a mio parere, costituire un piccolo staff che si occupi della stesura del programma che poi posteremo qui nel forum.
Una piccola nota: nel vecchio topic avevano dato la loro disponibilità anche altre persone come Spazio 1969, Vetro, Accagiacca. Possiamo contattarli via mp per far loro sapere che ci stiamo attivando, così come dobbiamo contattare chi per primo ha avuto l'idea, SiGMa83. Sarebbe carino anche chiedere a Yellowkid (come suggerito da Parsifal) di partecipare con i suoi disegni.