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Indice del forumForum Sicurezza e Prevenzione

   

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Incidenti in moto: cosa possiamo fare concretamente?
1489724
1489724 Inviato: 16 Apr 2007 23:48
Oggetto: Incidenti in moto: cosa possiamo fare concretamente?
 

NOTA DEL MODERATORE: questo thread nasce dalla necessità di cambiare le cose. Hanno inziato Barone_Rosso e ropons..... continuiamo in tanti! icon_wink.gif

Barone_Rosso ha scritto:
...eravamo in tanti, dentro e fuori la Chiesa.
Molti sconosciuti per me ma compatti nell'accompagnare Zezo.
La mia commozione poi si è trasformata in rabbia impotente... alla mia età, il conteggio degli "amici salutati" è già lungo di suo, quindi penso che qualcosa noi la si debba fare, penso che dovremmo essere più compatti affinché "domani" noi non si torni di nuovo a piangere chi non c'è più.

Probabile pure che io stia scrivendo delle fandonie irrealizzabili ma, mi piacerebbe che il "tributo di vite", che noi motociclisti per i motivi più disparati, si paga quotidianamente... non vada preso sottogamba o lo si dimentichi subito dopo l'accaduto e qualche commento stupefatto.
(nessuna critica, sono il primo a farlo anche io)
Ma penso anche che la maniera migliore per commemorare chi non c'è più, sia quella di riunirci, ed in modo compatto far sentire la nostra voce... con la nostra presenza manifestante ed attiva in qualche modo/maniera.
Vuoi per lo stato in cui versano le nostre strade, vuoi per i guard-rails, vuoi per agevolare le presenze in pista a costi inferiori, vuoi per ottenere dei limiti di velocità "reali" e non di solo comodo per le autorità "scrolla-responsabilità".
Immagino che una manifestazione ciclica di noi motociclisti, così come avvenne in Francia per l'attuale Motard, possa essere condotta in modo itinerante nel centro di ogni nostra cittadina e, dopo un po di volte, non possa certo venire ignorata dai più.
Sacrificheremmo pure qualche uscita "fuori porta", ma almeno tenteremo una "nuova" carta per farci sentire ed hai visto mai che...

E' incredibile per me notare come un tipo alla "Paolini" riesca a far arrivare, nel bene e nel male, il proprio messaggio (scusate il paragone infelice, me ne rendo conto), mentre noi, per così dire, "si subisce in silenzio".
Se noi si continuerà a firmar petizioni su petizioni... (ok, meglio firmarle che non firmarle affatto ma...), penso che otterremo ben poco... proprio come quanto sino ad oggi si è "visibilmente" ottenuto (come pure la vecchia manifestazione "anti-velox" ke a Roma ci fu vietata).

Sfilare ordinatamente e secondo CdS, nessuno ce lo potrà mai impedire.
Se noi si rimarrà silenziosi... in silenzio ed inascoltati rimarremo, a piangere.
Perdonate il mio OT, ma non riesco a zittirmi su questo argomento. Troppi, in un mese sono troppi quelli che "han dovuto" andar via. icon_wink.gif
Scusatemi, era solo una idea. icon_cry.gif
Lamps


Carissimo Barone Rosso.
Non hai detto cose sbagliate...non è solo uno sfogo il tuo...è la sacrosanta verità! Anch'io sono molto incazzato per le morti assurde...per tutte le morti di TUTTI i nostri amici motociclisti ma viviamo in una Italia di italiani senzapalle!!!
Ci scommetti che, dopo aver letto queste offese, invece di venire tutti qui sotto alla mia finestra...dico tutti quelli del tinga, a gridarmi brutto coglione tu sarai senza palle noi ce le abbiamo eccome e...magari, tutti insieme andiamo, come dici tu, in centro città sfilando con le nostre moto fino a quando qualcosa non cambierà...qualcuno dei moderatori mi bannerà? Vuoi scommeterci? Troppo scomodo...ropons...fai il bravo...stai buono...cosa t'è saltato in mente...cose di questo genere si dicono via MP...e via di questo passo? Vuoi scommettere?
E se perdessi la scommessa sarei l'uomo più felice del mondo: forse vuol dire che cambia qualcosa? Nooo..me lo sento già nelle orecchie il coro del tinga...tanto le petizioni non servono ad un c***o...tanto i matti in moto ci saranno sempre...tanto i governanti non si smuoveranno per noi...: MA CHI HA MAI PROVATO A FARE QUALCOSA COME IN FRANCIA, CHI HA PROVATO A PERDERE DEL PROPRIO TEMPO PER ORGANIZZARE DEI COMITATI REGIONALI OVE RIUNIRSI E METTERE A PUNTO STRATEGIE COMUNI...CHI...CHI...CHI?
L'elenco sarebbe lunghissimo...le cose da fare tantissime...le persone (quasi 29.000 iscritti!!!) anche: ma cosa aspettate popolo di senzapalle? Che muoiano altri ragazzi? (quanti potrebbero essere miei figli...) Per ogni morte dovrebbe rimorderci mille volte la coscienza di non aver fatto non dico abbastanza ma...nulla!
Senzapalle, certo e nessuno si permetta d'offendersi: guardate quanti hanno posato (doverosamente) sul topic delle condoglianze del povero Zezo e quanti su questo: una sproporzione enorme! La storia si ripete? Quante volte si ripeterà? All'infinito...se non alziamo le chiappe e facciamo qualcosa! Vorrei essere anche questa volta smentito così che da domani questo spazio si riempisse di proposte ed il dolore si trasformasse in rabbia costruttiva, in proposte di coesione, in ricordo dei tante "inutili" morti che veramente inutili saranno solo se noi ora, come sino ad oggi, non faremo, ancora una volta, ASSOLUTAMENTE NULLA!
 
1490741
1490741 Inviato: 17 Apr 2007 11:01
 

Barone, Ropons..... è giusto incavolarsi perché le cose cambino, è giusto voler fare qualcosa..... ma è anche giusto ricordare che la prima forma prevenzione deve venire da noi, che dobbiamo adottare ogni misura per evitare che certe cose accadano: prudenza, cautela, attenzione massima..... piste per correre, strade per andare..... adeguamento alle circostanze (per le cose che non vanno protestiamo, cerchiamo di cambiarle, ma al tempo adeguiamo il nostro modo di guidare)..... icon_sad.gif
 
1491058
1491058 Inviato: 17 Apr 2007 11:47
 

anto965 ha scritto:
Barone, Ropons..... è giusto incavolarsi perché le cose cambino, è giusto voler fare qualcosa..... ma è anche giusto ricordare che la prima forma prevenzione deve venire da noi, che dobbiamo adottare ogni misura per evitare che certe cose accadano: prudenza, cautela, attenzione massima..... piste per correre, strade per andare..... adeguamento alle circostanze (per le cose che non vanno protestiamo, cerchiamo di cambiarle, ma al tempo adeguiamo il nostro modo di guidare)..... icon_sad.gif


Sono d'accordo, quando prendo la moto e vado in giro per le strade vedo che i primi ad essere inscoscienti siamo proprio noi... Vedo così tante moto sfrecciare come se chi le guida si sentisse invulnerabile... icon_sad.gif
 
1491125
1491125 Inviato: 17 Apr 2007 11:56
 

La passione, l'adrenalina ci danno spesso un maledetto senso di onnipotenza che ci fa sentire invulnerabili..... a me, per fortuna, questa cosa non capita da un pezzo e se ho una motina non è un caso!
 
1491189
1491189 Inviato: 17 Apr 2007 12:10
 

anto965 ha scritto:
Barone, Ropons..... è giusto incavolarsi perché le cose cambino, è giusto voler fare qualcosa..... ma è anche giusto ricordare che la prima forma prevenzione deve venire da noi, che dobbiamo adottare ogni misura per evitare che certe cose accadano: prudenza, cautela, attenzione massima..... piste per correre, strade per andare..... adeguamento alle circostanze (per le cose che non vanno protestiamo, cerchiamo di cambiarle, ma al tempo adeguiamo il nostro modo di guidare)..... icon_sad.gif


Verissimo!!! La prima forma prevenzione deve venire da noi... e aggiungerei che dobbiamo sforzarci di portare la moto come quando portiamo l'automobile.

Molti comportamenti e manovre che teniamo in moto non ci sogneremmo nemmeno lontanamente di farle con l'auto... parlo di sorpassi azzardati e non sempre necessari, velocità troppo sostenute soprattutto dove sarebbe proprio meglio evitare, sorpassi incauti di colonne di automobili ecc. ecc..
Tutte cose che non fanno altro che aumentare di molto (e inutilmente) le probabilità di incidenti...
 
1494568
1494568 Inviato: 17 Apr 2007 20:00
 

@Ropons:Ti rispondo approfittando del quoting di Anto965, sarei ancora più prolisso di quanto no sia già stato, nel seguirti punto x punto, perdonami. icon_wink.gif
anto965 ha scritto:
Barone, Ropons..... è giusto incavolarsi perché le cose cambino, è giusto voler fare qualcosa..... ma è anche giusto ricordare che la prima forma prevenzione deve venire da noi, che dobbiamo adottare ogni misura per evitare che certe cose accadano: prudenza, cautela, attenzione massima..... piste per correre, strade per andare..... adeguamento alle circostanze (per le cose che non vanno protestiamo, cerchiamo di cambiarle, ma al tempo adeguiamo il nostro modo di guidare)..... icon_sad.gif
Vero, anzi è verissimo quel che dici. Ma nonostante molti di noi osservino un tale "memento", esiste anche il "very faigo" di turno che si sente gratificato nel dare show delle sue performances... e spesso non è mai tra quelli che saluto in Chiesa per l'ultima volta.
Anto, prova ad immaginare se questo tipo di atteggiamento non venisse mai "applaudito" o meglio ancora venisse del tutto vibratamente icon_cool.gif denigrato da una massa compatta e determinata, non solo nelle parole.
Cambierebbero tante cose, tanti modi di pensare ed agire, di rapportarsi con gli altri e nel valutare molti rischi "gratuiti" ...non si noterebbero più dei motociclisti con casco, canotta e scarpe da ginnastica, facendo almeno così diminuire una percentuale... del tutto nera.

Ad esempio, fino a pochi anni fa, chi indossasse il casco (peggio se era integrale), spesso veniva automaticamente considerato un "soggettone".
E' da quando ho avuto il cinquantino che lo indosso e... mi è servito molte volte... ma oggi poi, nel napoletano (ed io sono partenopeo), esistono anche delle efficacissime "scuse legali" per poter non-indossare il casco.
Questa è la realtà in cui viviamo. Ma penso che se siamo noi i primi a dare un costruttivo esempio (pensa solo a quanti motociclisti in erba gravitano in questo stesso forum), a denigrare "alzo zero" certi comportamenti a rischio... esiste una discreta probabilità che qualcuno domani si salvi... anche perché non dovrà più accollarsi il rischio di tutelare lo spericolato di turno, nel superarlo con l'intenzione di fermarlo prima che... icon_cool.gif
Mi è oltremodo chiara quindi "la provocazione" del buon Ropons. icon_wink.gif
Può sembrare che voglia attaccare qualche nostra indolenza, ma ha puntato diritto al punto, cercando di smuovere dal profondo questo nostro attuale "stallo emotivo". (almeno io lo vedrei come tale)
A nulla serve che ognuno di noi, nel suo piccolo, sia e resti prudente... salverà solo sé stesso e non creerà mai una "degna imitazione" ed è invece la nostra mentalità che quindi dovrebbe poter cambiare le cose radicalmente.

Secondo me dovremmo diventare meno accondiscendenti e più fattivi.
Basterebbe veramente poco, riunirsi, avere uno scopo, un obiettivo da raggiungere... e la finalità di non dover più venire a sapere di queste tristi notizie... ma solo perché non ne avverranno. icon_cool.gif
allo stesso tempo mi rendo conto che in merito ai molti che ho ormai salutato, ciò non sarebbe magari servito ed anche per i motivi più disparati... ma le mie inutili parole vorrebbero solo tutelare, chi ancora non ha ben chiara la situazione, chi ancora pensa in cuor suo di essere immortale ed indistruttibile.
Penso a mio nipote... che in questo stesso forum "ruba" consigli ogni dove e magari per puro spirito di emulazione, un brutto giorno... ebbene vorrei ribaltare proprio questo stesso "spirito di emulazione" ...come? Ancora non lo so, ma sono consapevole che solo tutti uniti si riuscirà meglio a definire e a portare avanti "il ricordo" e "la cura". Da solo, pirleggerei soltanto. icon_cool.gif

In quest'ottica, la subornazione di Ropons ha un senso veramente reale ...infatti lo capisco, Io in genere mi arrabbio nei confronti delle persone di cui mi importa, gli altri mi sarebbero del tutto indifferenti... ma, vorrei che qui non mi fraintendiate, un lenzuolo sull'asfalto è una immagine che fa urlare di rabbia, chiunque lo osservi nella sua solitudine e freddezza.
Questa rabbia costruttiva vorrei vederla attiva e ciclicamente presente. Vorrei sentire come urlerà questo "nostro motore". Magari sono solo un illuso ma, è proprio sulla scorta del dolore attuale, su cui faccio leva, che vorrei Voi consideriate la possibilità di renderci "veri attori" della nostra (di noi motociclisti tutti) sicurezza.
L'invettiva e le domande di Ropons... bè, a meno che la mia senilità galoppante sia attiva, penso di aver compreso le finalità ed anche il modo "diretto" che ha voluto usare per diventare il più incisivo possibile.

Mi piacerebbe quindi che già da questo stesso w/e, ci si riunisca per portare la nostra piccola (per ora) protesta itinerante, nelle nostre città.
Ovvio che se sarò l'unico a farlo... l'effetto "pirla" mi attende subito dietro l'angolo o alla prima curva... ma spero che qualcun altro di noi si muova, spero che per una volta mandi a ramengo la porchetta e mi invii un timido MP scrivendomi qualcosa come: ...non so dove né come, ma ora so il perché... facciamoci sentire. Ti raggiungo alla punta con altri amici. icon_cool.gif

Vi confermo di quotare quanto da voi scritto in precedenza ma, ditemi che almeno non cestinerete del tutto questa mia... "ipotesi" e che magari un bel giorno...
Lamps
 
1494662
1494662 Inviato: 17 Apr 2007 20:13
 

Barone, la mia non era una contestazione, era solo un voler rimarcare quanto grande sia la responsabilità di chi va in moto.
Spesso sento lanciare accuse (sacrosante) contro le strade dissestate, le leggi che ci discriminano ecc., ma il primo problema, a mio parere, è il maledetto vizio di molti di noi: il sentirsi onnipotenti, appagati solo dal raggiungere nuovi record (cavalli, velocità, pieghe), il bisogno della sfida quotidiana, per poi puntare il dito contro solo contro l'automobilista di turno (o il fato) e mai contro sé stessi..... icon_rolleyes.gif
 
1494836
1494836 Inviato: 17 Apr 2007 20:34
 

anto965 ha scritto:
Barone, la mia non era una contestazione, era solo un voler rimarcare quanto grande sia la responsabilità di chi va in moto.
Spesso sento lanciare accuse (sacrosante) contro le strade dissestate, le leggi che ci discriminano ecc., ma il primo problema, a mio parere, è il maledetto vizio di molti di noi: il sentirsi onnipotenti, appagati solo dal raggiungere nuovi record (cavalli, velocità, pieghe), il bisogno della sfida quotidiana, per poi puntare il dito contro solo contro l'automobilista di turno (o il fato) e mai contro sé stessi..... icon_rolleyes.gif



non contando che gli automobilisti possono anche sbagliare essendo umani come noi...mettere la nostra vita nelle mani degli altri mi sembra un azzardo esagerato...quindi, per strada uno va piano, si prende la sua curvetta magari in determinate circostante può anche superare i limiti toh..ma andare a ducento all'ora tra le auto o sorpassando contromano, sperando di non incontrare stronxxi o distratti, è da incoscienti..
 
1495152
1495152 Inviato: 17 Apr 2007 21:11
 

Nasello ha scritto:
anto965 ha scritto:
Barone, la mia non era una contestazione, era solo un voler rimarcare quanto grande sia la responsabilità di chi va in moto.
Spesso sento lanciare accuse (sacrosante) contro le strade dissestate, le leggi che ci discriminano ecc., ma il primo problema, a mio parere, è il maledetto vizio di molti di noi: il sentirsi onnipotenti, appagati solo dal raggiungere nuovi record (cavalli, velocità, pieghe), il bisogno della sfida quotidiana, per poi puntare il dito contro solo contro l'automobilista di turno (o il fato) e mai contro sé stessi..... icon_rolleyes.gif



non contando che gli automobilisti possono anche sbagliare essendo umani come noi...mettere la nostra vita nelle mani degli altri mi sembra un azzardo esagerato...quindi, per strada uno va piano, si prende la sua curvetta magari in determinate circostante può anche superare i limiti toh..ma andare a ducento all'ora tra le auto o sorpassando contromano, sperando di non incontrare stronxxi o distratti, è da incoscienti..
Quoto entrambi.
 
1495850
1495850 Inviato: 17 Apr 2007 23:01
 

Barone: ho letto il tuo post e avrei voluto riportarlo qui per sottolineare in rosso le cose sulle quale sono d'accordo con te e quelle che condivido come se fossero uscite dal mio pensiero ma...avrei evidenziato TUTTO! Sei magnifico! Hai centrato tutto sia captando la mia volontà di provocare con argomenti/linguaggio forte che esponendo pensieri assolutamente condivisibili.
Aggiungo solo questo: sono d'accordo che bisogna cominciare dagli stessi attori di questo dramma quotitiano...cioè noi motociclisti ma non sono d'accordo sul senso che viene velatamente dato ogni volta a questo concetto (scusate...nessuno si risenta, forse è una mia impressione): sempre con una vena di malinconica impotenza e fatalismo! Come a dire: "occorrerebbe cambiare la testa a certi motociclisti ma questo è utopistico, impossibile...perciò...."
No, non è vero che non sia possibile cambiare la testa alle persone: magari non a tutti ma ad una gran parte di teste forse si può insegnare qualcosa...altrimenti le scuole e gli insegnanti cosa ci stanno a fare? Fare cultura...insegnare il rispetto della vita...insegnare i rischi...insegnare a fare delle scelte: ovvio non tutti impareranno ma sicuramente qualcuno in più uscirà arricchito e saggio risultato che si traduce, forse, sicuramente, in qualche morto/ferito in meno sulle nostre strade!
Io non so esattamente cosa si potrebbe fare...non so cosa sia prioritario...non so da quale parte cominciare: so solo che una risorsa umana così grande come le 29.000 persone che animano questo forum sono un'arma d'enorme potenza che potrebbe essere messa a disposizione di chi volesse farsi carico di contribuire a migliorare (ovviamente non si pretende di cambiare!) le cose in Italia (sul tipo delle iniziative degli amici motard francesi).
 
1495868
1495868 Inviato: 17 Apr 2007 23:05
 

in effetti Ropons..secondo me questo forum può fare molto, cominciando ad istruire i propri utenti..
 
1496064
1496064 Inviato: 18 Apr 2007 0:32
 

Ropons, perdonami i vari CUTS... ma è solo xkè già di mio sono lungherrimo. icon_wink.gif
ropons ha scritto:
Barone: ho letto il tuo post ..... che esponendo pensieri assolutamente condivisibili.
Ti ringrazio molto e per me è un'ulteriore conferma che lo spendere qualche parola in più, chiarisce meglio le cose in mancanza di una qualsiasi intonazione verbale. icon_cool.gif
ropons ha scritto:
Aggiungo solo questo: sono d'accordo che bisogna cominciare dagli stessi attori di questo dramma quotitiano...cioè noi motociclisti
Esatto, ovvero... Io almeno non credo che istituzionalmente ci cadrà mai qualcosa dall'alto in nostro favore/tutela. Ergo dobbiamo muoverci... e "ieri" è già tardi. icon_cool.gif
ropons ha scritto:
ma non sono d'accordo sul senso che viene velatamente dato ogni volta a questo concetto (scusate...nessuno si risenta, forse è una mia impressione): sempre con una vena di malinconica impotenza e fatalismo! Come a dire: "occorrerebbe cambiare la testa a certi motociclisti ma questo è utopistico, impossibile...perciò...."
No, non è vero che non sia possibile cambiare la testa alle persone: magari non a tutti ma ad una gran parte di teste forse si può insegnare qualcosa...altrimenti le scuole e gli insegnanti cosa ci stanno a fare? Fare cultura...insegnare il rispetto della vita...insegnare i rischi...insegnare a fare delle scelte: ovvio non tutti impareranno ma sicuramente qualcuno in più uscirà arricchito e saggio risultato che si traduce, forse, sicuramente, in qualche morto/ferito in meno sulle nostre strade!
Condivido, ma spesso questo è un meccanismo di "autotutela psichica", ke fa parte di ognuno di noi, e a mio avviso è anke su questo ke si dovrebbe "lavorare" per cominciare a cambiare le cose... dalle nostre reazioni. Ci stiamo troppo abituando a certi "bollettini di guerra", desensibilizzandoci. Questo è quel che Io noto. icon_wink.gif

ropons ha scritto:
Io non so esattamente cosa si potrebbe fare...non so cosa sia prioritario...non so da quale parte cominciare: so solo che una risorsa umana così grande come le 29.000 persone che animano questo forum sono un'arma d'enorme potenza che potrebbe essere messa a disposizione di chi volesse farsi carico di contribuire a migliorare (ovviamente non si pretende di cambiare!) le cose in Italia (sul tipo delle iniziative degli amici motard francesi).
A mio avviso, invece hai colto nel segno. La nostra grande presenza sul territorio, il grande numero di iscritti, partecipativi o meno che siamo in percentuale, la ottima organizzazione e direzione che Io riesco a notare nella buona volontà dei nostri Mods ed Amm.ri, è il vero zoccolo duro di cui noi tutti potremmo disporre ed al contempo beneficiare.
Dovremmo solo metterci "in moto", cominciare ad evidenziare il nostro "disagio" in maniera educata ma sistematica, compatta e determinata ma costante... nel cercare di ottenere l'attenzione di qualche "pensante" che cominci a sensibilizzarsi al nostro problema... perché noi in realtà abbiamo fra le mani, un serio problema, volenti o nolenti. icon_cool.gif
Io la vedrei così, cioè... solo attraverso una nostra costante, martellante, compatta e indignata presenza riusciremo ad attirare una minima attenzione. Non parlo di manifestazioni di piazza ma... ki ha mai sfilato per un corteo funebre, come appunto quello in commemorazione di Zezo, si è potuto facilmente rendere conto, di come le zone da noi attraversate, per raggiungere la Chiesa, erano piene di persone che erano rimaste basite e silenziose nell'osservarci... con una sorta di punto interrogativo sulla loro testa... che invece non avevano o si è dissolto all'uscita dalla Chiesa, mentre insieme scortavamo il Suo feretro. Ovvio. icon_cool.gif

Non so se alcuni di voi avranno fatto caso o meno ma, tutti noi siamo stati oggetto di molte fotografie riprese dalle persone più disparate... anziani, bambini, ragazze e ragazzi... kiunque ci stesse osservando ha mollato quel ke stava facendo, solo per poterci osservare, cercando una risposta alla loro unica domanda: che succede?. icon_wink.gif
Ebbene, in quell'attimo, è come se il tempo si fosse autosospeso ovunque... tranne che per noi che sfilavamo in corteo.

Questo mi piacerebbe che si ripetesse ciclicamente. Ovvero, il riuscire a catturare l'attenzione di kiunque (quello prima della funzione), con l'intento di lanciare un preciso messaggio a chi ci stia osservando e non solo.
Provate ad immaginarvi "l'effetto domino" che noi si otterrebbe nell'organizzarlo contemporaneamente in tutta Italia... poi elevate il tutto, proiettandolo una volta al mese o giù di lì. icon_cool.gif
Ebbene, veramente potete pensare che un tale "segnale" si perderà nel nulla? icon_rolleyes.gif Realmente credete che sarà mai possibile che tutto terminerà lì ed in quel modo... con la gente che se ne tornerà al proprio domicilio con il suo bell'interrogativo sulla testa? Io no o almeno lo spero ed è per ciò che mi piacerebbe ke il "leviatano" TINGA, si muovesse come non mai e si facesse notare.
Da non scartare la possibilità che molti di noi possano essere più o meno mescolati in un "tessuto mediatico" da pre-sensibilizzare in tal senso. icon_wink.gif

Potrebbe essere o diventare un punto di inizio, questo è quel che vorrei che venisse da voi considerato. Nel bene e nel male, noi veniamo sempre osservati... pensateci sù o ditemi se devo cambiare spacciatore.
La mia "idea di Tinga" però mi dice che non sono molto lontano dalla realtà possibilista.
In fondo, spesso si esce in moto... basta solo riuscire ad organizzarsi meglio, e la "bakeca" da cui informarsi di certo non ci manca.
Scusatemi... ve le ho fatte a quadri, ma non era quello il mio intento. icon_redface.gif
Lamps
 
1496175
1496175 Inviato: 18 Apr 2007 6:46
 
 
1496230
1496230 Inviato: 18 Apr 2007 7:14
 

condivido in parte.. io non sono un cacciatore di prestazioni, cerco di dare sempr un okkio ai limiti per me stesso non per fare felice nessuno.. solo per me, per la mia persona, e per il mio conto in banca. tutto dobbiamo e possiamo far di più ma abbiamo un grossissimo limite: l'habitat intorno a noi. rallentare serve proprio ad avere più tempo per reagire, più tempo per elaborare l'informazione "buca profonda, la evito.. macchina che mi taglia la strada, la evito" ma non sempre basta. purtroppo non sempre.
io sono contento che vedo per strada moltissimi bikers che hanno mollato il tiro. anni fa vedevo molti più smanettoni, ora sono diminuiti tanto. è un passo avanti bello grosso. Ma non basta. perchè se noi siamo educati e prevenuti chi ci viene addosso in macchina non lo è.. chi lasica le strade così non lo è eccetera. un discorso che potrebbe non avere mai fine
 
1496294
1496294 Inviato: 18 Apr 2007 7:38
 

Nessuno nega i problemi che tu dici, ma io rimango convinta che i primi a mettersi in pericolo spesso (naturalmente non tutti si comportano così) sono proprio i motociclisti: il sabato e la domenica ho paura ad uscire per quanti ne vedo correre sulle strade.

Io vorrei rientrare viva!

E vorrei tanto poter dire che ci sono meno smanettoni in giro, ma per la mia esperienza non posso! icon_sad.gif
 
1496297
1496297 Inviato: 18 Apr 2007 7:39
 

Se accettate il mio umile e modesto parere di motociclista con solo un anno di attività e 10mila km sulle spalle, nonchè un novello di 3-4 uscite col Tinga, eccolo qua.

Non ho mai avuto un amico morto in moto, spero non mi capiti mai, ma è difficile pensare altrimenti. Di sicuro le fatalità esistono ed è un dato di fatto: l'auto che non rispetta la tua precedenza, la distrazione, un oggetto in mezzo alla strada visto troppo tardi, sabbia..buche..potrei continuare per ore.

Non uso la moto solo per divertirmi, ma anche per andare a lavorare tutti i giorni.

Più volte ho sentito dire che se in auto devi avere 2 occhi attenti che ballano tra il frontale e gli specchi, in moto ne devi avere 4, se non 6. E in prima persona confermo.
Più volte ho sentito dire "ragà, stiamo attenti" e non sempre l'ho visto fare dalla stessa persona che l'ho detto.
Quello che penso è che il PRIMO desiderio di sopravvivenza debba venire da se stessi. Io quando attraverso un incrocio non penso mai "ho la precedenza, vado tranquillo" ma "se qualcuno mi salta fuori senza precedenza, cosa posso fare?", come attraversando un paesino uno dovrebbe sempre pensare "se un bambino schizza in mezzo alla strada?"

più che iniziative "pubbliche", che possono si creare dialogo e visibilità all'argomento, ma lasciano il tempo che trovano (vi ricordate la questioni delle armi per autodifesa? 3-4 giorni di discussioni al tg poi cadute nel dimenticatoio), secondo me il TINGA dovrebbe muoversi all'atto pratico: le nostre uscite. Prima di partire si va messi in guardia sul serio. Quando si organizza un giro va SEMPRE ricordato che "in paese si rispetta il codice", che "niente sorpassi sulle curve ciece/azzardati", "niente impennate o buffonate da circo". E va ricordato anche al punto d'incontro.
Ma soprattutto quando si assiste a una scena del genere, la persona VA presa da parte e GLI VA FATTO UN CULO COME UNA CAPANNA! Perchè IO non voglio assistere ad un incidente, non voglio che un compagno di giro metta in pericolo me o gli altri, perchè non voglio andare ad un funerale, o vedere me o altri passare mesi in ospedale.
Bisogna anche avere le palle di affrontare le persone molto direttamente, e con durezza. Mi impenni di fianco? Bello, tu col TINGA non ci esci più.
Perchè questa cosa deve partire da NOI, certo, rimarranno sempre gli asini, perchè "cacciati di qua" se ne andranno da un'altra parte a fare le stesse cose. Perlomeno non saremmo costretti a dover dire addio ad un amico. Pertanto la mia proposta è quella di adottare nelle uscite un regolamento PIU' SEVERO, che non vada a limitare la nostra voglia di divertirci, ma che vada a ridurre perlomeno il rischio di brutti avvenimenti, e soprattutto che vada a escludere quelle persone che dimostrano di non essere qua per passare dei bei momenti insieme, ma che sono qua per rischiare la vita.
Chi organizza/coordina un giro dovrebbe a mio avviso farsi carico di avvisare tutti i partecipanti di quali sono i giusti comportamenti da tenere, specialmente quando si presentano dei nuovi alla partenza di un giro, e soprattutto farsi carico di osservare il comportamento del gruppo/gruppetto (anche raccogliendo le segnalazioni degli altri, che dovrebbero essere quindi degli "osservatori sulla sicurezza"), e, rilevati dei comportamenti pericolosi, segnalarli prontamente all'interessato, evidenziando che con un'altra mossa del genere, si verrà allontanati dal giro. A qualche lamentela? "Se vuoi morire fallo da un'altra parte".
Una volta messo giù e adottato un regolamento del genere, inviarlo per conoscenza ai tanti altri forum/motoclub online e non, invitando ad adottarlo, spargere la voce.
Si potrebbe stilare una sorta di "codice comportamentale" che tutti gli iscritti devono accettare, e perchè no, magari portarsi dietro stampato e firmato (sto esagerando) per poter partecipare ad un uscita col tinga.
una serie di regole semplice, prese e non dal CdS..

(per esempio)
"1. non impenni, specialmente a 20 cm da un'altra moto
2. non sorpassi su una curva cieca, senza farti vedere bene da chi ti sta davanti
3. In paese, agli incroci e ai semafori, rallenti e fai attenzione
etc etc etc
"
Bene, vogliamo fare le cose ancora più sul serio? In ogni azienda pià o meno grossa esiste un reparto qualità/sicurezza ,in cui si tengono delle statistiche. Facciamolo. All'uscita x erano presenti xx persone, ci sono stati xx problemi. Dopo qualche mese si analizzano i dati, si studiano le cause e si cercano le soluzioni per ovviare ai problemi riscontrati.
Può sembrare un lavoro...ma in fondo potrebbe servire a tenerci in vita, o no?


Dopo aver riletto quanto ho scritto, penso che qualcuno possa credere che il mio possa sembrare un "laviamoci le mani di tutti gli altri motociclisti, l'importante è che vadano bene le cose qua". Non è questa la mia intenzione, ma sono sempre convinto che i problemi si risolvono prima nel proprio quartiere, poi nel proprio paesino, poi forse ci si può allargare.

Se volete considerare questa mia come una "proposta operativa", o un punto di partenza, ben lieto di partecipare ad una stesura un pò più organica.

Mi scuso in anticipo se ho detto cose già dette e ridette, o se proposte simili sono già state discusse, ma la serietà dell'argomento credo possa giustificare questo mio errore.

Saluti.
 
1496332
1496332 Inviato: 18 Apr 2007 7:48
 

Grazie alan, il tuo pensiero è interessante e condivisibile..... anche io penso che già nel nostro piccolo possiamo cominciare a fare qualcosa, come "far notare" (tu ti sei espresso in maniera molto più efficace icon_lol.gif ) a chi non si comporta secondo le regole che il suo comportamento non è accettato!
 
1496387
1496387 Inviato: 18 Apr 2007 8:03
 

nessuno di noi è in grado di cambiare le cose ed il mondo con lo schiocco delle dita icon_sad.gif

ma se ognuno di noi nel suo piccolo cambiasse (in meglio) un suo atteggiamento alla fine le cose ed il mondo cambieranno da sole automaticamente...

certo non sarà facile e ci vorrà tempo ma se mai si comincia...

Applaudo ad Alan ed a tutti quelli che ritengono che, in primis, siamo noi direttamente interessati a dover cambiare qualche cosa!!!

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1496410
1496410 Inviato: 18 Apr 2007 8:11
 

anto965 ha scritto:
"far notare" (tu ti sei espresso in maniera molto più efficace icon_lol.gif ) a chi non si comporta secondo le regole che il suo comportamento non è accettato!


...il fenomeno dello smanettone non mi tange in particolar modo, se non quando esco durante il WE, come capita a tanti di noi: trovo che ognuno debba esser libero di esprimere la propria libertà purchè nel rispetto di quella altrui...

chi va in moto sa che cosa non bisogna fare per strada, nonostante questo, i fenomeni in corcolazione sono in costante aumento; dal canto mio l'arma più efficace è l'indifferenza nei loro confronti: quanto sei faigo da 1 a 10 se non ti caga nessuno ?? la mia potrebbe sembrare una posizione lassivista, ma non afferendo io al controllo del rispetto del codice della strada mi vedo costretto a subire come tanti altri.

molto probabilmente sarò contraddetto, ma questa è la mia opinione e per onestà non posso esimermi dall'esprimerla tale com'è:
se durante un'uscita dovesse capitarmi che un laido della domenica centra uno del mio gruppo mentre fa lo scemo...
...se non si è ammazzato da solo io metto mano al primo pezzo di legno che mi viene in mano e ci do col bastone. icon_evil.gif

bella l'idea delle statistiche, se non altro si può monitorare l'effetto di questa "ondata" di propositi positivi.

buona strada a tütch!!
d.
 
1496461
1496461 Inviato: 18 Apr 2007 8:25
 

Io rimango dell'idea che se in un gruppo qualcuno non rispetta le regole, mettendo in pericolo gli altri debba essere ripreso. Non si può obbligare nessuno, è vero, ma io la mia voce la faccio sentire! E certamente non continuo a uscire con coloro che se ne fregano dei codici e della vita umana!

Ultima modifica di anto965 il 18 Apr 2007 8:25, modificato 1 volta in totale
 
1496466
1496466 Inviato: 18 Apr 2007 8:25
 

anto965 ha scritto:
Io rimango dell'idea che se in un gruppo qualcuno non rispetta le regole, mettendo in pericolo gli altri debba essere ripreso. Non si può obbligare nessuno, è vero, ma io la mia voce la faccio sentire! E certamente non continuo a uscire con coloro che se ne fregano dei codici e della vita umana!


concordo
 
1496486
1496486 Inviato: 18 Apr 2007 8:29
 

ho partecipato a molti giri in moto..organizzati da gruppi free..

Hanno sempre organizzato in maniera divina..il moto giro..

in fila per due..con apri pista e moto scopa..

chiaramente ti parlo di possessori di Harley o simili..

non di smanettoni...anche se ultimamente in tanti che ho sentito sono passati

da..moto da pista..a moto piu tranquille..

Mi considero uno che appena vede qualcosa che non va..dice la sua..

e si fa legge da solo..io come tanti possessori di custom..parliamo
molto di quelli con le moto da strada..e ne ho sentite di tutti i colori..

Non abbiamo la possibilità di cambiare il mondo..di cambiare le teste
malate veloci..ti premetto che sono anch'io uno che va veloce..

ma in modo diverso..

Quasi tutte le sere, sotto casa mia passa una moto da strada..blue..

Esegue un'apertura di gas al semaforo..paragonabile ad una partenza di
Moto GP..
da quel semaforo...dopo 50 m c'e' un incrocio..dopo altri 30 m un altro
incrocio...altri 20 m un semaforo..dopo 80 m un incrocio..per terminare
all'incrocio del cimitero vicino casa mia..

dimmi se è giusto che uno deve rischiare cosi la propria vita..
tiri la prima fino a 110..e butti dentro le marcie..a raffica..
a mio parere chiude al cimitero con un picco di 190 km/h..

non parlando del fatto che molto probabilmente a quelle velocità..puo fare
male anche ad altri..

I motoclub dovrebbero dettare regole..

e lo stato italiano non dovrebbe permettere la vendita di moto con
simili cavalli..

Preferisco rischiare in minimoto..in una pista..

o come fa un mio amico..che gira VELOCE solo pista con la sua Suzuki..

e preferisco che lui faccia cosi..almeno posso sempre trovarlo al bar
a berci una birra..
 
1496539
1496539 Inviato: 18 Apr 2007 8:39
 

babuu..... 0510_five.gif icon_wink.gif
 
1496646
1496646 Inviato: 18 Apr 2007 9:01
 

Ma quanti Baroni Rossi!!! icon_wink.gif

Qualsiasi cosa si voglia fare per ridurre al minimo i rischi di incidenti più o meno gravi e sempre da incoraggiare e lodare.
Il punto preso in considerazione da Alan sicuramente e senz'altro deve essere un punto di partenza, ma senza polemica vorrei dire la mia al riguardo, avendo partecipato all'uscite con il gruppo ROMA del Tinga, ho potuto notare la serietà con cui chi organizzava l'uscita "CIAO ZEZO" e la scrupolosità nel portare il gruppo fuori in sicurezza, ovviamente ritengo che il capogruppo e/o gli organizzatori dell'uscita non possano essere direttamente responsabili di quanto potrà succedere, anche perchè lo fanno per pura passione, cercando di aggregare motociclisti maturi e responsabili, ma quando ti trovi 30/40 moto da gestire in un'uscita diventa difficile, anche perchè ognuno ha il suo passo, più o meno veloce che possa essere, e qui che sta nell'intelligenza di ognuno che esce con il gruppo non portarsi al di sopra delle proprie capacità, perchè non cè nulla da dimostrare a nessuno, anche se qualche volta succede, ma come può un capogruppo tenere tutto sotto controllo e ritenerlo responsabile per quanto può succedere? Giusto responsabilizzare il gruppo, giusto allontanare i facili smanettoni, tutto giusto ma sembra che il problema di partenza sia una guida imprudente da parte dei partecipanti alle uscite, non so con chi siete usciti voi del Tinga ma io personalmente mi sento molto sicuro nelle uscite con il gruppo ROMA.
Credo che il punto di partenza debba essere quello di dare il buon esempio in primis e andare a proporsi affinchè il buon senso venga assimilato soprattutto da chi inizia a ora a dar vita a questa passione, essere motociclista è uno stile di vita e ognuno è libero di interpretare questo stile a suo modo, ma nel rispetto di tutti.

Posso avanzare una mia idea proposta, ho avuto modo di constatare in un'uscita di gruppo Roma-Tarquinia, quanto possa essere pericolosa una strada in particolar modo, e non perchè l'asfalto sia rovinato o pieno di buche, ma perchè su questa strada cè la pessima abitudine di alcuni sconsiderati motociclisti di zona di percorrerla come se si fosse in pista e peggio, chi c'era in quell'uscita ricorderà ciò che successe, un gruppo di disgraziati che abbiamo incrociato, venendo loro in senso contrario alla nostra marcia, un paio di questi nel prendere una curva troppo veloce non sono riusciti a restare nella loro corsia andando a invadere la nostra con la conseguenza che hanno centrato un nostro "incolpevole" compagno di uscita, con conseguenze abbastanza serie per il nostro compagno. Ora questa strada è quella che collega Manziana a Tolfa e ogni domenica si ripetetono queste gare assurde e pericolose per chi sta solo cercando di passare una giornata serena.
Si può andare anche il prossimo W.E. a presenziare questa strada e percorrerla nei minimi di velocità consentiti in entrambe le direzioni e questo possiamo ripeterlo in più domeniche.
Questa sarebbe solo un mio pensiero e un'idea, non so se condivisibile da altri o meno.
Comunque resto disponibile nell'essere partecipe concretamente nel fare qualcosa di pratico per la sicurezza di tutti i motociclisti vecchi, nuovi e futuri.

Cento40 doppio_lamp_naked.gif
 
1496695
1496695 Inviato: 18 Apr 2007 9:11
 

Rispettare il codice della strada...

Davanti casa mia un paio di settimane fa è caduto un ragazzo con la moto. Un'auto è uscita da uno stop e il ragazzo ha frenato ma non c'è stato nulla da fare.

Colpa dell'auto direte???? Vediamo...

Il tratto è rettilineo, non pioveva, il manto stradale è perfetto.

Sull'asfalto ci sono i rilievi della polizia... circa 10 metri di strisce spray bianche ad evidenziare tracce di frenata e altro. La prima frenata è avvenuta quindi 10 metri prima dell'auto ed è lunga oltre 2 metri, poi si vedono lunghe tracce di raschiate varie sull'asfalto e alla fine l'impatto con la macchina. A quanto pensate che procedesse la moto in quel momento? Io non abito fuori città e in questo punto il limite è 50 km/h.

Due giorni dopo ho provato a simulare l'accaduto... a 50 km/h ho simulato la frenata di emergenza nel punto in cui iniziano le tracce. Frenando forte solo con il freno anteriore, la mia moto che premetto non ha nulla di particolare, si è arrestata in tutta tranquillità nello spazio di soli tre metri. Ho ripetuto con il freno posteriore.... stesso risultato!!! Tre metri in tutta tranquillità contro 10 metri e un forte impatto contro l'auto...

Traetene voi le conclusioni, perché non c'è veramente bisogno di dire altro, tranne che già con il semplice rispetto dei limiti di velocità si eviterebbero un'infinità di incidenti causati direttamente e indirettamente da questo comportamento irresponsabile, per se stessi e per gli altri.
 
1496765
1496765 Inviato: 18 Apr 2007 9:29
 

Sono d'accordo su tutto cio che è stato detto . Io sono uno di quelli che se c'è d'andare si va, ma sempre con cautela, non rischio mai anchè se devo dire chè non ho la coscenza ( gia per altro venduta al diavolo per avere la moto) proprio pulita perchè le cazzate le ho fatte anche io, senza mettere in pericolo la vita di nessuno. quindi concordo con voi, non per fare un elenco delle cose da non fare ,perchè abbiamo gia il c.d.s. ma per dare un consiglio alla persona che fa la cazzata in modo che capisca. 0510_saluto.gif doppio_lamp_naked.gif
 
1496867
1496867 Inviato: 18 Apr 2007 9:48
 

Io l'ho già detto mille volte qui sopra: una moto che andava come fosse in pista ha centrato la mia auto, per poco uccideva me e mia figlia. Ho provato in prima persona cosa comportano certi modi di guidare e sono fortunata a poterlo raccontare.
Vi assicuro che ancora penso a quel centauro che ha avuto le vertebre fratturate (ed è stato anche lui miracolato, nonostante tutto): se fosse morto non so come avrei reagito.
Ma razionalmente provo solo rabbia per chi, come lui, mette in pericolo (oltre la sua) la vita degli altri.
 
1496968
1496968 Inviato: 18 Apr 2007 10:03
 

Di proposte ne son state fatte così tante, proprio su questo forum.

Proviamo a passare ai fatti, senza dare dei senzapalle agli altri (perché è degli altri che si parla sempre giusto?) - si è parlato di una sfilata silenziosa su una strada pericolosa.
Quando e dove?

Io non ho avuto il tempo di imparare quali sono le strade dove ci si ammazza, mi hanno rubato le ruote prima dell'inizio stagione, in moto ci andavo da solo e non sono della zona. Cosa c'è in zona milano?
Sento parlare più volte della milano-meda. Chi conosce la zona?
E' un topic per passare ai fatti? Facciamolo. Ma seriamente, non con le accuse icon_rolleyes.gif

Per eliminare gli smanettoni, basta creare un clima in cui la smanettata rischiosa (che sia velocità, stile, rischi presi) venga trattata non come "sei un manico" ma come "sei un criminale". Fai sorpassi del ...naso? Ti tratto con il disprezzo dovuto a chi non ha rispetto per gli altri. Non sei parte del gruppo, non sei "un figo", sei un criminale pericoloso e il prossimo che ammazzi potrei essere io. Nessuno ha piacere di stare in un gruppo che non lo apprezza: a quel punto o si adegua al gruppo o sceglie altri compagni.

Minimi di velocità... non so. Non rendiamoci colpevoli di intralcio al traffico e non incitiamo a sorpassi assurdi per evitarci. Percorriamo le strade a velocità costanti, pulite, legali, sicure. Se lo si fa in gruppi grossi, e magari facendolo presente a FMI e/o forze dell'ordine e/o media... l'attenzione ci sarà.

Quindi, chi c'è? Dove? Quando?
 
1496996
1496996 Inviato: 18 Apr 2007 10:08
 

Proprio per il comportamento di questi sconsiderati che si deve provare a fare qualcosa, affinchè si inculchi a chi inizia ora ad andare in moto, ad andarci nel rispetto del codice della strada e del buon senso. Inutile dircelo tra noi che chi per un verso o un'altro siamo tutti d'accordo che qualcosa bisogna pur fare, si deve far arrivare questo pensiero ai giovani futuri motociclisti di domani e far comprendere allo smanettone dove sbaglia e perchè sbaglia, che se vuole correre e provare l'ebrezza della staccata per questo esiste la pista e non la strada.

Cento40 doppio_lamp_naked.gif
 
1497134
1497134 Inviato: 18 Apr 2007 10:31
 

Tutto vero tutto giusto quello che ho letto: e quante cose si potrebbero dire o raccontare...esperienze ed altro...però, però... se non vogliamo che questo topic diventi una ripetizione di altri...una carrellata di sfoghi...una lista di di casi con il rischio, come ha detto anto, che si arrivi ancora una volta ad un punto morto vorrei proporvi un approccio diverso.
Mi spiego facendo un esempio.
Molti hanno posato parlando del codice deontologico del buon motociclista che esce in gruppo: giustissimo idea ottima direi assolutamente doverosa) ma...parziale, limitata. Parziale nel senso che riguarda uno dei molteplici argomenti trattabili entro il tema sicurezza: però, ragazzi, se ci limitiamo a riflettere, esporre e commentare questo argomento secondo me ci areniamo qui.
Io vorrei proporre soluzioni concrete e perseguibili al fine d'affrontare l'argomento in modo globale: ovvio tutto non possiamo fare...ovunque non possiamo arrivare: però nel nostro piccolo ci si può organizzare e pianificare alcune importanti azioni divulgative sul tema della sicurezza.

1) propongo la creazione d'un "osservatorio organizzativo sulla sicurezza", con la benedizione e l'appoggio "esterno" del meraviglioso motoclub Tinga a livello d'immagine e "peso".
Compiti, programmi, obbiettivi...da definire (va bhe...c'è solo l'imbarazzo della scelta) tramite discussione approfondita e scambio di pareri nonchè incontri ad hoc.
2) tramie il suddetto osservatorio studiare cosa avviene...fuori le mura: esperienze, azioni, insegnamenti, errori, ecc. dei nostri amici motard europei (francesi in primis).
3) l'osservatorio coordina, propone e pianifica azioni mirate tipo: corsi di moto sicura (in pista o su strada) convenzionati ed a prezzi popolari (pensateci: utili e divertenti, i prezzi con i numeri che potremo disporre diventerebbero veramente convenienti, gli insegnati piloti nel tinga non mancano certo, ecc.), manifestazioni e sit-in di sensibilizzazione, motoraduni mirati all'obbiettivo sicurezza, mobilitazioni in accordo con altre organizzazioni analoghe, incotri con organizzazioni sportive ed agonistiche, contatti con stampa e media, ecc.
4) agire a livello interno del tinga creando piccoli gruppi di lavoro/consulenza specialistici (avvocati, ingegneri, tecnici, medici, piloti, educatori, psicologi, ecc.) per farsi aiutare nell'aggiornamento degli argomenti sicurezza e nella creazione di sempre nuove azioni mirate.


Questa è solo una proposta ma vorrei che non si commentasse: bella ma utopica! Chi dice così ha solo paura di farsi coinvolgere, di dover dare qualcosa di se stesso per la causa, di doversi mettere in gioco rischiando di dover dedicare del tempo togliendolo a cose più divertenti e gratificanti.
La mia è un'ulteriore provocazione: con costi bassissimi possiamo mettere in piedi quello che in Francia è già operativo da anni con OTTIMI risultati: vediamo se noi italiani del tinga saremo capaci di fare "almeno" altrettanto! Ovviamente ognuno deve, giustamente commentare e dissentire ma anche proporre alternative!
 
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