Eccomi di ritorno da un altro bel weekend, trascorso all’Octopus Treffen sul passo del Faiallo, tra le province di Savona e di Genova. In totale alla fine dei tre giorni avrò percorso 647 km.
I raduni invernali sono quelli che preferisco, perché non c’è il rischio di incontrare “motociclisti della Domenica”. Tra i partecipanti al raduno ci sono anche diverse leggende del mototurismo Italiano, tipo Simone Marchetti, per citarne uno. Ma tutti i presenti sono grandi appassionati... gente con cui si riesce a parlare per ore di moto senza mai nominare i mm che mancano al bordo della gomma, o saponette e pedaline grattate in terra. Gente che vede la moto come la vedo io...
Cerco qui di seguito di riassumere in dettaglio le tre giornate
Venerdì 8 Dicembre:
L’appuntamento con Diecianove è per le 11:30 al primpo Autogrill dopo Parma Nord.
Parto da casa intorno alle 10, dimenticando i cellulari (chiedo umilmente scusa a tutti coloro che mi hanno cercato in questi giorni). Vado per strada normale fino a Parma Nord, dove entro in A1 e raggiungo il buon Fabio all’area di servizio convenuta. Dopo i saluti, il rifornimento ed il caffè partiamo. La strada è bagnata, ma non piove. Lasciamo l’autostrada ad Ovada, facciamo un piccolo giretto sui monti Liguri per arrivare al Passo del Faiallo, avvolto in una fitta nebbia, quando è ormai quasi l’imbrunire. Cerchiamo di montare la tenda, ma il forte vento e la pioggia battente ci fanno desistere dall’intento. La sera ceniamo in compagnia, balliamo e chiacchieriamo fino a tardi, poi ci mettiamo a dormire con gli altri nello stanzone messo a disposizione dei saccoapelisti dall’organizzazione del raduno.
Sabato 9 Dicembre:
La mattina il tempo sembra buono, e riusciamo finalmente a piantare la tenda. Poco dopo però ricomincia a piovere... Per fortuna dopo pranzo smette, e riusciamo a fare un bel giro in moto fino al mare, prima Voltri poi Arenzano. La sera di nuovo cena in compagnia, poi dormiamo nella mia tendina. La temperatura è scesa parecchio rispetto al giorno prima, già quando andiamo a dormire l’erba e le foglie intorno alla tenda sono coperte di brina.
Domenica 10 Dicembre:
Dopo una notte tranquilla, ci alziamo intorno alle 8, facciamo colazione, impacchettiamo la nostra roba ed intorno alle 10:30 prendiamo la via del ritorno. Decidiamo di non fare autostrada, e seguiamo l’amico Gian Franco da Sirmione, a tutti noto come “il Prof.”, che avevo già conosciuto in precedenza in altri raduni. Facciamo di nuovo un bel giro sui monti, facendo attenzione alla strada ghiacciata, poi prendiamo la statale che da Voghera ci porta a Piacenza.
Sarà anche vero, citando il grande Paolo Conte, che dalle 6 in avanti nella pianura padana sembra di essere dentro un bicchiere di acqua ed anice... ma noi siamo fortunatissimi, e facendo la stessa strada che lui canta in quella canzone troviamo una giornata splendida, limpida e soleggiata. La stessa natura che ci era stata ostile due giorni prima, impedendoci di piantare la tenda, ci ha fatto davvero un bel regalo.
La strada è meravigliosa, mi lascio trascinare dalle emozioni, diventando un’unica entità con un cervello, un cuore, quattro cilindri, due braccia, due gambe e due ruote... accarezzando il lungo nastro di asfalto che mi si srotola piano piano di fronte, contornato da un paesaggio da cartolina, mi sento davvero appagato!
Ci facciamo l’ultima sosta per un caffè e il pieno, dopodiché a Cremona salutiamo il Prof., accompagno Fabio fino a Casalmaggiore, e prendo la strada di casa, godendo fino all’ultimo anche i pochi chilometri che mi restano da percorrere. Al mio arrivo a casa, il cielo mi saluta tingendosi dei meravigliosi colori del tramonto.
Alla prossima,
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